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Come scegliere il condizionatore giusto per le proprie esigenze

Come scegliere il condizionatore giusto per le proprie esigenze

Durante le afose giornate estive, il condizionatore può diventare un prezioso alleato per combattere il caldo e mantenere un ambiente confortevole. Tuttavia, scegliere il condizionatore giusto può essere un'impresa complessa.

In questo articolo, esploreremo i principali fattori da considerare prima dell'acquisto, grazie ai quali sarà più semplice individuare l’offerta di condizionatore più adatta alle proprie esigenze.

Dimensione della stanza e capacità del condizionatore

Il primo fattore da considerare è la potenza del condizionatore. Questa si misura in BTU/h, che sta per British Thermal Unit per ora, e indica la quantità di calore che il condizionatore può rimuovere dall'ambiente in un'ora.

La scelta della potenza dipende dalle dimensioni della stanza in cui si vuole installare il condizionatore. In generale, per calcolare la potenza necessaria si deve moltiplicare la superficie della stanza in metri quadri per 80 o 100, a seconda dell'isolamento termico dell'edificio. Ad esempio, se la stanza è di 20 mq, la capacità del condizionatore dovrà essere di almeno 2000 BTU/h.

Ciò è importante perché un condizionatore troppo piccolo non riuscirà a raffreddare efficacemente la stanza, mentre un condizionatore troppo grande sprecherà energia elettrica.

Classe di efficienza energetica

Il secondo passo per scegliere il condizionatore giusto è valutare la classe energetica, che va dall'A, che è la più efficiente, alla G, la meno efficiente.

Scegliere un condizionatore con una classe energetica alta può essere più costoso, ma è importante non solo per ridurre il consumo di energia elettrica e risparmiare in bolletta, ma anche per ridurre le emissioni di CO2 nell'ambiente.

Filtro dell'aria

I filtri dell'aria sono un elemento cruciale nei condizionatori moderni. Esistono diversi tipi di filtri dell'aria, che possono essere utilizzati per migliorare la qualità dell'aria in casa.

Uno dei filtri più comuni è il filtro HEPA, che utilizza una rete di fibre sottili per catturare particelle sospese nell'aria, come polvere, polline e allergeni.

I filtri al carbone attivo sono un altro tipo di filtro che rimuove gli odori e i gas dannosi dall'aria, particolarmente utili per le persone che vivono in aree con inquinamento atmosferico elevato.

Infine, per chi soffre di allergie o problemi respiratori, esistono anche condizionatori dotati di sistemi di purificazione dell'aria avanzati, che utilizzano gli ioni per distruggere virus, batteri, allergeni e odori presenti nell'aria.

Rumore

Il livello di rumore prodotto dal condizionatore può essere un fattore importante soprattutto se dovrà essere installato in una camera da letto o in un ambiente di lavoro. Un condizionatore rumoroso può infatti disturbare il sonno o la concentrazione.

La rumorosità è generalmente indicata nella scheda tecnica del condizionatore, espressa in decibel (dB), l'unità di misura del suono. In generale, un condizionatore si considera silenzioso se il suo livello di rumore si mantiene sotto i 40-50 dB, mentre un valore superiore ai 60 dB può essere molto fastidioso per l'udito umano.

Funzionalità aggiuntive

Infine, la presenza di funzionalità aggiuntive può fare la differenza nella scelta del condizionatore giusto. I condizionatori moderni offrono infatti diverse opzioni che possono risultare molto utili in base alle proprie esigenze e alle condizioni climatiche dell'ambiente in cui si vuole installare il condizionatore.

Tra le funzionalità più comuni troviamo la modalità notte, che regola la temperatura per garantire un sonno tranquillo, riducendo altresì il rumore e la potenza del flusso d'aria, creando un ambiente silenzioso e confortevole.

Un'altra funzionalità è la modalità deumidificatore, che permette di ridurre l'umidità dell'aria senza abbassare troppo la temperatura.

Inoltre, alcuni modelli di condizionatori offrono funzionalità particolarmente utili per ridurre i consumi e le emissioni, come la modalità eco, che riduce il consumo energetico dell'apparecchio senza sacrificare il comfort dell'ambiente, o i sensori di presenza umana e di movimento, che regolano automaticamente la temperatura in base alla presenza o all'assenza delle persone nell'ambiente.

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Cosa sono le batterie AGM (Absorbent Glass Mat), vantaggi, svantaggi e settori di applicazione.

Introduzione alle batterie AGM: definizione, caratteristiche e funzionamento.

Le batterie AGM (Absorbent Glass Mat) sono una tipologia di batteria al piombo acido che utilizza un sistema di assorbimento del liquido elettrolitico all'interno della matrice in fibra di vetro posizionata tra le piastre del piombo. Questo sistema permette di ottenere una maggiore efficienza di erogazione di energia e di ridurre le perdite di acido.

Le batterie AGM sono state introdotte sul mercato negli anni '80 e rappresentano un'alternativa più efficiente e sicura rispetto alle batterie al piombo tradizionali. La loro costruzione prevede l'utilizzo di una matrice in fibra di vetro porosa che viene inumidita dal liquido elettrolitico, il quale viene assorbito e trattenuto all'interno della matrice, impedendo la fuoriuscita del liquido elettrolitico, anche in caso di rottura o inclinazione della batteria.

Le batterie AGM sono in grado di erogare energia con una maggiore efficienza rispetto alle batterie al piombo tradizionali, grazie alla maggiore superficie di contatto tra le piastre e l'elettrolito. Questa caratteristica permette alle batterie AGM di essere in grado di erogare una maggiore quantità di energia in un tempo inferiore rispetto alle batterie al piombo tradizionali, rendendole ideali per applicazioni che richiedono una maggiore potenza di erogazione, come ad esempio in sistemi di alimentazione di emergenza (UPS) o sistemi di avviamento dei motori.

Le batterie AGM sono anche caratterizzate da una maggiore resistenza alle vibrazioni, grazie alla costruzione interna con la matrice in fibra di vetro, che rende la batteria più resistente. Questa caratteristica le rende particolarmente adatte per applicazioni in ambienti con vibrazioni elevate, come ad esempio per applicazioni in campo automobilistico o nautico.

Vantaggi delle batterie AGM rispetto ad altri tipi di batterie al piombo

Le batterie AGM offrono numerosi vantaggi rispetto ad altre tecnologie di batterie al piombo. In primo luogo sono a tenuta stagna e non richiedono manutenzione. Ciò significa che non c'è bisogno di aggiungere acqua o controllare il livello dell'elettrolita, il che riduce notevolmente il tempo e i costi di manutenzione.

Inoltre, grazie alla loro bassa resistenza interna, le batterie AGM possono erogare una grande quantità di energia in breve tempo, il che le rende ideali per applicazioni ad alta intensità come l'avviamento del motore elettrico. Inoltre, le batterie AGM sono in grado di mantenere una tensione costante durante la loro durata di vita, il che consente di alimentare in modo più stabile gli apparecchi elettronici sensibili.

Un altro vantaggio delle batterie AGM è la loro capacità di essere ricaricate molto rapidamente. Rispetto ad altre batterie al piombo, le batterie AGM possono essere ricaricate con una corrente più elevata, riducendo il tempo di ricarica complessivo e aumentando l'efficienza dell'intero sistema di accumulo energetico. Inoltre, come anticipato nel paragrafo precedente, sono molto resistenti alle vibrazioni, il che le rende ideali per applicazioni mobili come veicoli, barche e apparecchiature mobili.

Infine, le batterie AGM sono generalmente più economiche rispetto ad altre tecnologie di batterie al piombo, come le batterie al gel. Anche se il prezzo di acquisto iniziale può essere leggermente più elevato rispetto alle batterie tradizionali, i bassi costi di manutenzione e la durata più lunga delle batterie AGM le rendono una scelta conveniente a lungo termine.

Applicazioni delle batterie AGM: dove vengono utilizzate maggiormente e perché

Le batterie AGM sono utilizzate in una vasta gamma di applicazioni, grazie alle loro prestazioni affidabili e alla manutenzione ridotta. In generale, le batterie AGM sono ideali per le applicazioni che richiedono una maggiore corrente di spunto o che richiedono un'elevata densità di energia in un pacchetto di batterie relativamente piccolo.

Una delle applicazioni principali delle batterie AGM è nel settore dei veicoli, dove vengono utilizzate come batterie di avviamento per autoveicoli, moto, barche e altri mezzi di trasporto. Grazie alla loro capacità di fornire elevate correnti di spunto, le batterie AGM sono in grado di far partire facilmente i motori, anche in condizioni climatiche avverse. Inoltre, le batterie AGM sono spesso utilizzate nei sistemi di sicurezza e antincendio, nei sistemi di illuminazione di emergenza e nei sistemi di alimentazione di backup (UPS).

Le batterie AGM sono anche comunemente utilizzate nelle applicazioni fotovoltaiche e nei sistemi di accumulo di energia rinnovabile, tra i quali anche le turbine eoliche. Grazie alla loro capacità di immagazzinare energia in modo efficiente e affidabile, le batterie AGM sono in grado di garantire un'energia costante e continua, anche durante periodi di scarsa illuminazione solare o di bassa velocità del vento.

Inoltre, le batterie AGM sono utilizzate in applicazioni industriali, come le attrezzature di telecomunicazioni, i sistemi di controllo del traffico aereo e i sistemi di sicurezza delle infrastrutture. Queste applicazioni richiedono prestazioni affidabili e di alta qualità, e le batterie AGM sono in grado di fornire la potenza e l'energia necessarie per far funzionare questi sistemi.

Infine, le batterie AGM sono spesso utilizzate nei sistemi di alimentazione di backup per i data center, le banche, le strutture ospedaliere e altre applicazioni critiche. Grazie alla loro affidabilità e alla manutenzione ridotta, le batterie AGM sono in grado di garantire la continuità dell'alimentazione durante le interruzioni di corrente, proteggendo le attività e i dati importanti da eventuali perdite o danni.

Manutenzione delle batterie AGM: come preservarne la durata e la performance.

Le batterie AGM (Absorbed Glass Mat) sono conosciute per essere delle batterie a bassa manutenzione, poiché richiedono meno attenzioni rispetto ad altre batterie al piombo. Tuttavia, alcune precauzioni possono aiutare a preservarne la durata e la performance.

Innanzitutto, è importante evitare di scaricare completamente la batteria, poiché questo può danneggiarla. Allo stesso modo, è consigliabile evitare di sovraccaricare la batteria, poiché questo può portare alla formazione di gas tossici e infiammabili, come l'idrogeno e l'ossigeno.

Per prolungare la durata delle batterie AGM, è importante mantenerle cariche. Se le batterie vengono lasciate scariche per un periodo di tempo prolungato, possono subire un deterioramento irreversibile. È consigliabile utilizzare un caricabatterie dedicato per ricaricare le batterie AGM e non esporle a temperature eccessivamente elevate o basse.

In caso di stoccaggio a lungo termine, le batterie AGM devono essere conservate in un luogo fresco e asciutto, con una carica minima del 50%. Se le batterie vengono lasciate a riposo per un periodo di tempo prolungato senza essere caricate, possono subire una perdita di capacità.

Inoltre, le batterie AGM possono accumulare una piccola quantità di solfati sulla superficie delle piastre durante l'uso, il che può ridurre la capacità della batteria. È possibile pulire la superficie delle piastre con un detergente specifico per batterie al piombo.

Infine, è importante ricordare che le batterie AGM sono pur sempre batterie al piombo e contengono sostanze chimiche pericolose. È quindi importante maneggiare le batterie con cautela, utilizzando guanti e occhiali di protezione, e smaltirle in modo responsabile in conformità con le normative ambientali locali.

Confronto tra batterie AGM e altre tecnologie di accumulo energetico: quale scegliere per le varie esigenze.

Le batterie AGM sono una scelta comune per molte applicazioni, ma ci sono altre tecnologie di accumulo energetico sul mercato che potrebbero essere considerate a seconda delle esigenze specifiche dell'utente.

Per esempio, le batterie al litio sono sempre più popolari nei sistemi di accumulo energetico, grazie alla loro alta densità energetica, alle dimensioni compatte e alla lunga durata. Sono anche più leggere rispetto alle batterie AGM e possono essere caricate più velocemente. Tuttavia, i costi di acquisto sono solitamente più elevati rispetto alle batterie AGM.

Le batterie al piombo aperto sono un'altra opzione, spesso utilizzata in applicazioni a basso costo o in ambienti industriali, ma richiedono una manutenzione più frequente rispetto alle batterie AGM. Inoltre, le batterie al piombo aperto richiedono una maggiore quantità di spazio e possono richiedere l'installazione di sistemi di ventilazione.

Le batterie al nichel-cadmio (NiCad) sono un'altra alternativa, utilizzate spesso in applicazioni industriali e per il backup di emergenza. Tuttavia, i NiCad sono meno efficienti rispetto alle batterie AGM, hanno una durata di vita più breve e sono più costose.

 

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Tutto sulle batterie al gel: cosa sono, come funzionano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alle batterie al piombo tradizionali

 

Cosa sono le batterie al gel, come funzionano e come sono costruite.

Le batterie al gel rappresentano un tipo di batteria a piombo che utilizza un gel elettrolitico al posto dell'elettrolita liquido utilizzato in altre batterie a piombo. Questo gel elettrolitico fornisce una serie di vantaggi rispetto all'elettrolita liquido, il che rende le batterie al gel una scelta popolare in diverse applicazioni.

La costruzione di una batteria al gel include un involucro in plastica o in metallo che contiene le celle della batteria e il gel elettrolitico. Le celle della batteria sono realizzate con una piastra positiva e una piastra negativa che sono separate da un divisorio permeabile. Questo divisorio impedisce alle piastre di entrare in contatto e causa la reazione elettrochimica necessaria per generare l'elettricità.

Il gel elettrolitico che viene utilizzato nelle batterie al gel è una miscela di acido solforico, silice e acqua. Questa miscela viene solidificata in un gel attraverso l'aggiunta di una sostanza gelling agente, che conferisce alla miscela una consistenza di gel. Il gel elettrolitico viene quindi posizionato all'interno dell'involucro della batteria, circondando le celle della batteria e formando una barriera tra le piastre elettrodi.

Il funzionamento delle batterie al gel si basa sulla stessa reazione chimica di altre batterie al piombo, con la differenza che il gel elettrolitico viene utilizzato al posto dell'elettrolita liquido. Quando la batteria viene caricata, il solfato di piombo presente sulle piastre negative viene convertito in piombo e acido solforico, mentre il piombo ossido sulle piastre positive viene convertito in piombo perossido e acido solforico. Quando la batteria viene utilizzata, i processi si invertono e il piombo e l'acido solforico si combinano per generare energia elettrica.

In sintesi, le batterie al gel rappresentano una tecnologia di accumulo energetico popolare grazie alla loro capacità di fornire energia costante per periodi prolungati e alla loro resistenza alle perdite di acido. La loro costruzione e funzionamento differiscono da quelli delle batterie a piombo tradizionali grazie all'utilizzo del gel elettrolitico, che conferisce loro una serie di vantaggi distintivi.

Vantaggi delle batterie al gel rispetto ad altri tipi di batterie a piombo

Le batterie al gel hanno numerosi vantaggi rispetto ad altri tipi di batterie a piombo. Uno dei vantaggi principali è che le batterie al gel sono completamente sigillate, il che le rende a prova di perdite e sicure da utilizzare in qualsiasi posizione. Inoltre, le batterie al gel non richiedono manutenzione, poiché non richiedono aggiunta di acqua o elettrolita. Questo significa che non c'è bisogno di preoccuparsi di eventuali perdite di acido durante la ricarica.

Un altro vantaggio delle batterie al gel è la loro capacità di sopportare temperature estreme. Poiché le batterie al gel non contengono acqua liquida, non subiscono danni se esposte a temperature estreme. Questo le rende ideali per l'uso in applicazioni come veicoli elettrici, sistemi di alimentazione di emergenza (UPS e sistemi di accumulo) e telecomunicazioni.

Le batterie al gel hanno anche un tasso di autodescarica molto basso, il che significa che possono essere conservate per lungo tempo senza perdere la loro carica. Ciò le rende ideali per le applicazioni di backup o di emergenza, poiché possono fornire energia immediatamente quando necessario.

Infine, le batterie al gel sono anche molto resistenti alle vibrazioni e agli urti. Questo le rende ideali per l'uso in veicoli elettrici, impianti di produzione immagazzinamento di energia rinnovabile, macchinari pesanti e altri ambienti di lavoro impegnativi.

Manutenzione e sicurezza delle batterie al gel: cosa fare per garantire una lunga durata

Le batterie al gel sono progettate per essere a prova di perdite e richiedono una manutenzione molto ridotta rispetto ad altri tipi di batterie. Tuttavia, è importante seguire alcune semplici precauzioni per garantire una lunga durata e prevenire eventuali perdite di acido.

Per prima cosa, è importante tenere le batterie al gel pulite e asciutte. Qualsiasi deposito o sporco sulla superficie delle batterie può causare una diminuzione delle prestazioni o potenziali problemi di surriscaldamento. Utilizzare un panno pulito e asciutto per rimuovere qualsiasi sporco o polvere dalle batterie.

Inoltre, è importante controllare regolarmente il livello di carica delle batterie. Le batterie al gel possono subire danni se rimangono scariche per un periodo di tempo prolungato, quindi è importante ricaricarle regolarmente per mantenerle al massimo delle prestazioni. Ciò è particolarmente importante durante i mesi invernali, quando la ridotta quantità di luce solare può influire sulle prestazioni delle batterie.

Per quanto riguarda la sicurezza, è importante trattare le batterie al gel con cura. Non utilizzare mai oggetti metallici o taglienti per rimuovere le batterie o per accedere ai terminali. Inoltre, è importante evitare di esporre le batterie a temperature estreme o alla luce solare diretta, poiché ciò può influire sulla loro capacità di funzionare correttamente.

In caso (raro) di perdite di acido, è importante agire rapidamente per prevenire danni alle superfici circostanti e per ridurre al minimo i rischi per la salute. Indossare sempre guanti di gomma e occhiali di protezione quando si maneggiano le batterie al gel e assicurarsi di disporre dei materiali contaminati in modo sicuro e corretto.

Quanto costano le batterie al gel: valutazione a lungo termine e confronto con altre tecnologie di accumulo energetico

Il costo delle batterie al gel è uno dei fattori più importanti da considerare quando si sceglie un sistema di accumulo energetico. Nel breve termine, il prezzo delle batterie al gel potrebbe essere più elevato rispetto ad altre tecnologie, come le batterie al piombo acido o alle celle a combustibile. Tuttavia, a lungo termine, le batterie al gel possono rappresentare una scelta più conveniente grazie alla loro maggiore durata e alla minore manutenzione richiesta.

Inoltre, le batterie al gel hanno anche un ciclo di vita molto lungo, che può superare i 10 anni se vengono gestite correttamente. Questo significa che il costo totale delle batterie al gel potrebbe essere inferiore rispetto ad altre tecnologie di accumulo energetico, poiché le sostituzioni sono meno frequenti e quindi il costo a lungo termine è ridotto.

Inoltre, le batterie al gel offrono una maggiore efficienza di carica e scarica rispetto alle batterie al piombo acido, che significa che ci vuole meno energia elettrica per caricarle completamente e che sono in grado di mantenere una tensione costante per un periodo di tempo più lungo. Ciò può ridurre i costi di utilizzo a lungo termine e aumentare la loro durata complessiva.

Tuttavia, le batterie al gel potrebbero non essere sempre la scelta migliore per tutti i casi di utilizzo. Ad esempio, in alcune applicazioni che richiedono una capacità di scarica rapida e frequente, come nei veicoli elettrici ad alta performance, le batterie al litio possono essere la scelta migliore.

 

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Guida alle tipologie di batterie elettriche presenti sul mercato. Quali sono e come funzionano.

Con il progressivo spostarsi della generazione elettrica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, è cresciuta la richiesta di poter accumulare ed utilizzare in un secondo momento l'energia elettrica prodotta. Di conseguenza è cresciuta la richiesta di batterie elettriche da impiegare nei sistemi di accumulo.

In questo breve articolo faremo una rapida panoramica delle principali tipologie di batterie elettriche, comprensibile anche ai neofiti. In alcuni articoli successivi approfondiremo nel dettaglio ciascuna di queste tecnologie, con un focus particolare sulle ultime tecnologie.

 

Ci sono diverse tipologie di batterie elettriche presenti oggi sul mercato, tra cui:

  1. Batterie al piombo-acido: Sono le batterie più economiche e utilizzate principalmente per le applicazioni automotive. Tuttavia, sono pesanti e hanno una vita utile relativamente breve.

  2. Batterie al nichel-cadmio (NiCad): Sono state ampiamente utilizzate in passato, ma sono state sostituite da tecnologie più avanzate. Hanno una densità energetica relativamente bassa e contengono materiali tossici.

  3. Batterie al nichel-metallo idruro (NiMH): Sono una scelta più ecologica rispetto alle batterie NiCad. Hanno una densità energetica leggermente superiore, ma sono ancora relativamente pesanti.

  4. Batterie agli ioni di litio (Li-ion): Sono la tecnologia più comune utilizzata in dispositivi portatili come smartphone, tablet e laptop. Sono leggere, hanno una densità energetica elevata e una vita utile relativamente lunga.

  5. Batterie al polimero di litio-ion (Li-poly): Sono simili alle batterie Li-ion, ma utilizzano un'elettrolita solido al posto di uno liquido, che le rende più sottili e flessibili. Sono spesso utilizzate in dispositivi come smartwatch e droni.

  6. Batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4): Sono una tecnologia emergente che sta diventando sempre più popolare per le applicazioni di stoccaggio dell'energia. Sono più sicure e durature rispetto alle batterie Li-ion, ma hanno una densità energetica inferiore.

  7. Batterie a flusso: Queste batterie utilizzano due elettroliti liquidi separati da una membrana, che consente di archiviare grandi quantità di energia. Sono utilizzate principalmente per l'archiviazione di energia a livello industriale.

Ci sono anche altre tecnologie emergenti come le batterie al sodio-ion e le batterie a stato solido, che potrebbero diventare più comuni in futuro.

Una batteria al piombo funziona utilizzando due elettrodi di piombo immersi in un elettrolita di acido solforico diluito. Quando la batteria è in carica, viene applicata una corrente esterna che spinge gli ioni di piombo dalle piastre negative a quelle positive, dove vengono convertiti in piombo perossido e piombo metallico rispettivamente. Quando la batteria viene scaricata, il processo viene invertito e i due ioni di piombo reagiscono con l'acido solforico per erogare energia.

I pregi delle batterie al piombo sono che sono relativamente economiche, robuste e affidabili, con un'ampia gamma di applicazioni, dall'automotive (sistemi di accensione per motori endotermici) ai sistemi di backup di emergenza come gli UPS e i soccorritori. Inoltre, sono facilmente riciclabili e possono essere smaltite in modo relativamente sicuro.

Tuttavia, ci sono anche diversi difetti delle batterie al piombo. Innanzitutto, hanno una densità energetica relativamente bassa rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che significa che possono immagazzinare meno energia per unità di peso. Inoltre, sono relativamente pesanti e voluminose rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che le rende meno adatte per le applicazioni che richiedono portabilità e compattezza. Inoltre, le batterie al piombo sono soggette a problemi di autoscarica e sono sensibili alle temperature estreme, il che può ridurne la vita utile. Infine, il piombo è un metallo tossico e l'estrazione e la lavorazione del piombo possono avere un impatto negativo sull'ambiente.

Batterie al Nichel-Cadmio: funzionamento, pregi e difetti.

Una batteria al Nichel Cadmio (NiCd) è composta da una coppia di elettrodi, un anodo di cadmio (Cd) e un catodo di ossido di nichel (NiO). Gli elettrodi sono separati da un separatore impregnato di elettrolita alcalino, generalmente una soluzione di idrossido di potassio (KOH) o idrossido di sodio (NaOH).

Quando la batteria viene caricata, gli ioni di cadmio si muovono verso il catodo, dove reagiscono con l'ossido di nichel per formare idrossido di nichel e cadmio metallico. Questa reazione produce energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo elettronico.

Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario. Gli ioni di cadmio vengono liberati dal catodo e si combinano con l'idrossido di potassio o idrossido di sodio nell'elettrolita per formare cadmio idrossido e ossido di nichel. Questa reazione consuma l'energia elettrica immagazzinata nella batteria.

Il principale pregio di una batteria al Nichel Cadmio è la sua affidabilità e durata nel tempo, con una vita media di 1000 cicli di ricarica/scarica. Inoltre, le batterie NiCd sono in grado di fornire una corrente costante per un periodo prolungato di tempo, rendendole adatte per applicazioni ad alta corrente come avviatori per motori o per l'illuminazione di emergenza.

Tuttavia, le batterie al Nichel Cadmio hanno anche alcuni svantaggi. In primo luogo, contengono materiali tossici come il cadmio che rappresentano un rischio per la salute umana e per l'ambiente se smaltiti in modo improprio. Inoltre, le batterie NiCd hanno una bassa densità energetica rispetto ad altre tecnologie di batterie al litio, al piombo o all'acido solforico, il che significa che occupano più spazio a parità di quantità di energia immagazzinata. Infine, le batterie NiCd possono soffrire di "effetto memoria", che significa che se vengono ricaricate prima che si esaurisca completamente la loro carica, potrebbero ridurre la capacità massima della batteria.

Batterie al Nichel-Metallo-Idruro (NiMH)

Le batterie al nichel-metallo idruro (NiMH) sono una tecnologia di batterie ricaricabili che utilizza un catodo di nichel, un anodo di idrogeno assorbito su lega di metallo elettrochimicamente attiva e un elettrolita a base di idrossido di potassio. Queste batterie sono spesso utilizzate in dispositivi elettronici di consumo come fotocamere digitali, giocattoli e telecomandi.

I vantaggi delle batterie NiMH sono diversi. In primo luogo, hanno una maggiore capacità rispetto alle batterie al nichel-cadmio (NiCad) e possono immagazzinare più energia per unità di peso. Inoltre, non soffrono dell'"effetto memoria" che era comune nelle batterie NiCad. Infine, le batterie NiMH sono relativamente economiche da produrre e sono considerate meno tossiche rispetto alle batterie al piombo.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie NiMH. In primo luogo, hanno una tendenza a perdere la carica nel tempo, anche quando non vengono utilizzate, cioè hanno una maggiore autoscarica rispetto alle batterie al litio e possono richiedere una carica più frequente. Inoltre, possono essere meno stabili rispetto alle batterie al litio e possono essere soggette a surriscaldamento o esplosione se non utilizzate o ricaricate correttamente.

In generale, le batterie NiMH sono una scelta popolare per i consumatori che desiderano una batteria ricaricabile con una buona capacità e che non vogliono pagare un prezzo elevato. Tuttavia, se la durata della batteria e le prestazioni sono una priorità, le batterie al litio-ion o al polimero di litio-ion (Li-poly) potrebbero essere una scelta migliore.

Una batteria agli ioni di litio (Li-ion) è composta da un anodo di grafite, un catodo di un materiale come l'ossido di cobalto o l'ossido di manganese, e un elettrolita liquido contenente ioni di litio.

Quando la batteria viene caricata, gli ioni di litio si muovono dall'elettrolita verso il catodo, dove si combinano con gli ioni di ossigeno per formare ioni di litio e ossido di cobalto o di manganese. Questa reazione produce energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo elettronico.

Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario. Gli ioni di litio vengono liberati dal catodo e si muovono verso l'anodo attraverso l'elettrolita, producendo energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo.

Le batterie agli ioni di litio sono state sviluppate negli anni '90 e sono diventate popolari per l'uso in dispositivi elettronici portatili come telefoni cellulari, computer portatili e fotocamere digitali. Tra i vantaggi delle batterie Li-ion ci sono:

  • Elevata densità energetica: le batterie agli ioni di litio hanno una delle più alte densità di energia disponibili, il che significa che possono immagazzinare una grande quantità di energia in un piccolo volume.

  • Basso tasso di auto-scarica: le batterie Li-ion perdono la loro carica a un tasso molto basso, il che significa che possono mantenere la loro carica per lungo tempo senza essere utilizzate.

  • Lunga durata: le batterie agli ioni di litio hanno una vita utile più lunga rispetto ad altre tecnologie di batterie ricaricabili.

Tuttavia, le batterie agli ioni di litio hanno anche alcuni svantaggi, tra cui:

  • Costo elevato: le batterie Li-ion sono generalmente più costose rispetto ad altre tecnologie di batterie.

  • Sensibilità alle alte temperature: le batterie agli ioni di litio possono subire danni se esposte a temperature elevate.

  • Potenziale rischio di incendio: se danneggiate o utilizzate in modo improprio, le batterie Li-ion possono surriscaldarsi e prendere fuoco.

  • Tasso di degradazione: le batterie Li-ion possono subire una certa degradazione nel tempo e perdere gradualmente la loro capacità di immagazzinare energia.

Una batteria al polimero di litio-ion (Li-poly) funziona utilizzando un elettrolita solido al posto di uno liquido, che le rende più sottili e flessibili. All'interno della batteria, gli ioni di litio fluiscono tra l'anodo e il catodo attraverso l'elettrolita solido, che è spesso costituito da un polimero.

I vantaggi delle batterie Li-poly sono numerosi:

  • in primo luogo, sono molto leggere e sottili, il che le rende ideali per l'utilizzo in dispositivi portatili come smartphone, tablet e laptop.
  • Sono altamente efficienti e possono immagazzinare più energia per unità di peso rispetto alle batterie al piombo o al nichel-cadmio (NiCad)
  • non hanno il problema dell'effetto memoria, che era comune con le vecchie tecnologie di batterie NiCad e NiMH;
  • sono generalmente più sicure rispetto alle altre tecnologie di batterie al litio, perché sono meno soggette a surriscaldamento e incendio.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie Li-poly:

  • sono relativamente costose da produrre rispetto ad altre tecnologie di batterie
  • la densità di energia delle batterie Li-poly è ancora inferiore rispetto alle batterie Li-ion, il che significa che possono immagazzinare meno energia per unità di peso
  • possono essere soggette a problemi di gonfiaggio e degradazione della capacità nel tempo, soprattutto se non vengono utilizzate correttamente o se non vengono conservate adeguatamente.

Batteria al polimero di litio-ferro-fosfato (LiFePO4)

Le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) sono un tipo di batteria agli ioni di litio che utilizzano il ferro come materiale del catodo e il fosfato come materiale dell'anodo. Questa tecnologia è stata sviluppata per fornire una soluzione più sicura e affidabile rispetto ad altre batterie agli ioni di litio.

Il funzionamento delle batterie LiFePO4 è simile a quello delle altre batterie agli ioni di litio. Quando la batteria viene caricata, gli ioni di litio si muovono dall'anodo al catodo attraverso l'elettrolita, producendo energia elettrica. Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario, con gli ioni di litio che si muovono dal catodo all'anodo.

Tra i principali vantaggi delle batterie LiFePO4 ci sono:

  • Sicurezza: a differenza di altre batterie agli ioni di litio, le batterie LiFePO4 sono meno sensibili alle alte temperature e meno inclini a prendere fuoco o a esplodere. Questo le rende più sicure da utilizzare in situazioni in cui la sicurezza è una preoccupazione importante.

  • Durata: le batterie LiFePO4 hanno una vita utile più lunga rispetto ad altre batterie ricaricabili e possono durare fino a 10 anni con una corretta manutenzione.

  • Efficienza: le batterie LiFePO4 sono altamente efficienti e possono convertire l'energia elettrica in energia chimica con una perdita minima di energia.

  • Ecocompatibilità: le batterie LiFePO4 sono più ecologiche rispetto ad altre tecnologie di batterie, poiché utilizzano materiali non tossici e non contengono metalli pesanti.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie LiFePO4, tra cui:

  • Costo elevato: le batterie LiFePO4 sono generalmente più costose rispetto ad altre tecnologie di batterie.

  • Capacità di scarica limitata: le batterie LiFePO4 hanno una capacità di scarica limitata rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che significa che potrebbero non essere adatte per alcune applicazioni ad alta potenza.

  • Peso elevato: le batterie LiFePO4 sono più pesanti rispetto ad altre tecnologie di batterie a causa dell'utilizzo di materiali come il ferro e il fosfato.

In generale, le batterie LiFePO4 sono una scelta popolare per applicazioni che richiedono una maggiore sicurezza e durata, come veicoli elettrici e sistemi di accumulo energetico per abitazioni e imprese.

Batterie a flusso

Le batterie a flusso sono un tipo di batteria che utilizza una soluzione elettrolitica di solito contenente una miscela di metalli. A differenza delle batterie convenzionali, le batterie a flusso separano il materiale di carica dall'elettrolita, creando una soluzione flussante che può essere immagazzinata in un serbatoio esterno e poi pompata attraverso una cella elettrochimica per generare elettricità.

Le batterie a flusso sono particolarmente utili per il loro potenziale di scala, in quanto la capacità di immagazzinamento dell'energia può essere aumentata semplicemente aggiungendo più soluzione elettrolitica. Inoltre, poiché l'elettrolita viene utilizzato solo per produrre elettricità, il materiale di carica può essere utilizzato in modo più efficiente rispetto alle batterie convenzionali.

Le batterie a flusso sono anche notevoli per la loro capacità di ricarica rapida, poiché il liquido può essere semplicemente pompato attraverso la cella elettrochimica più velocemente per produrre più elettricità. Questo le rende una scelta ideale per applicazioni in cui è necessaria una rapida risposta energetica, come nei sistemi di alimentazione di emergenza.

Tuttavia, le batterie a flusso hanno anche alcuni svantaggi. La loro densità di energia è attualmente inferiore a quella delle batterie al litio-ion, il che significa che richiedono un volume maggiore per immagazzinare la stessa quantità di energia. Inoltre, la soluzione elettrolitica può essere corrosiva e tossica, il che richiede attenzione nella sua gestione e smaltimento.

In sintesi, le batterie a flusso sono un tipo di batteria interessante e in via di sviluppo che offre un potenziale di scala e di efficienza energetica superiore rispetto alle batterie convenzionali. Tuttavia, il loro uso è attualmente limitato a poche applicazioni specifiche a causa delle sfide tecniche e del costo associato alla loro produzione e gestione.

 

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Come acquisire crediti formativi per ingegneri? Guida alla scelta dei corsi

Come acquisire crediti formativi per ingegneri? Guida alla scelta dei corsi

I crediti formativi rappresentano un requisito essenziale per mantenere l'abilitazione professionale e garantire un'adeguata formazione e un aggiornamento continuo. Ma come si fa a ottenere i crediti formativi per ingegneri? E quali sono i corsi migliori per acquisirli?

Cosa sono i crediti formativi per ingegneri?

I crediti formativi per ingegneri sono un sistema di misurazione che attesta l’effettiva partecipazione dei professionisti ad attività formative e di aggiornamento. Ogni attività è contrassegnata da un certo numero di crediti formativi in base alla durata e alla complessità. Nel caso specifico, gli ingegneri devono acquisire almeno 30 CFP per ogni anno solare per mantenere la propria abilitazione professionale.

Quali sono i corsi che valgono crediti formativi?

Esistono diverse soluzioni che i professionisti possono individuare per ottenere il corretto numero di crediti nel corso del triennio.

Al primo posto troviamo i corsi di formazione professionale, ovvero la forma più comune per ottenere crediti formativi per gli ingegneri. Questi corsi sono progettati per aiutare i professionisti a sviluppare nuove competenze, acquisire conoscenze specialistiche e rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie e tendenze nel loro campo.

A seguire possiamo trovare le conferenze e i seminari che offrono agli ingegneri l'opportunità di ascoltare presentazioni e interventi su argomenti di interesse e di partecipare a discussioni con esperti del settore. Queste attività possono essere altamente specializzate e fornire informazioni dettagliate sui problemi attuali del settore. Si tratta quindi di eventi di grande importanza che possono arricchire il bagaglio dell’ingegnere con esperienze e competenze acquisite da altri colleghi.

Le attività di ricerca, come la partecipazione a progetti o la pubblicazione di articoli accademici, possono anche offrire la possibilità di accumulare crediti formativi. Queste attività offrono un'opportunità per gli ingegneri di sviluppare ulteriormente le proprie competenze ma anche di contribuire alla comunità accademica.

Come scegliere i corsi giusti?

Scegliere i corsi giusti per acquisire CFP può essere un compito difficile. Tuttavia, ci sono alcune strategie che gli ingegneri possono mettere in pratica per assicurarsi di individuare i corsi migliori per le proprie esigenze.

Esaminare il contenuto del corso

Per prima cosa è importante esaminare attentamente il contenuto del corso per determinare se è rilevante per le proprie esigenze di formazione e aggiornamento professionale. Infatti, è possibile seguire corsi che riguardano più o meno direttamente argomenti del proprio campo di specializzazione e che offrono informazioni utili e pratiche. Non tutti i corsi sono idonei al conseguimento dei CFP. Infatti, prima di acquistarli, è bene accertarsi che il corso sia accreditato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).

Considerare la qualità del corso

La qualità del corso è un altro fattore importante da tenere in considerazione. I corsi migliori sono tenuti da docenti qualificati e con esperienza, in grado di offrire una formazione di alta qualità. Inoltre, è necessario verificare la reputazione dell'istituto di formazione o dell'organizzazione che offre il corso per assicurarsi che sia affidabile e riconosciuto nel settore.

Esaminare le modalità di partecipazione

Infine, le modalità di partecipazione rappresentano un fattore importante per accertarsi che il corso sia adatto alle proprie esigenze. Alcuni corsi si possono seguire anche a distanza e online, una modalità che può essere utile per gli ingegneri che lavorano a tempo pieno o che vivono in zone particolari e hanno accesso a un numero limitato di risorse. Altri corsi, invece, possono richiedere la presenza fisica del partecipante in aula, fornendo un'opportunità per interagire in modo diretto con altri professionisti del settore.

Acquisire i crediti formativi è importante per mantenere l'abilitazione professionale e garantire un'adeguata formazione in un campo in costante evoluzione.

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Acquistare un'auto elettrica usata conviene? Vantaggi e svantaggi

Acquistare un'auto elettrica usata conviene? Vantaggi e svantaggi

Le auto elettriche sono diventate una valida alternativa alle classiche vetture con motore a scoppio. Pensate per ridurre gli sprechi di carburante e le emissioni inquinanti nell’aria, stanno conquistando man mano il mercato automobilistico.

Dal momento che costano parecchio, a causa della loro complessità tecnologia, gli automobilisti più parsimoniosi spesso considerano l’acquisto dell’usato. Ed in vero, anche il mercato di seconda mano sta cominciando a popolarsi di auto elettriche acquistabili da coloro che vogliono provare un nuovo modo di concepire le automobili.

Come per l’acquisto di vetture tradizionali, anche per l’acquisto di auto elettriche usate è importante prestare attenzione ad alcuni importanti fattori.

Se riesci a soppesare bene vantaggi e svantaggi, capirai se realmente ti conviene acquistare un’automobile elettrica usata o se invece è meglio affidarsi al nuovo.

I vantaggi di comprare un’auto elettrica usata

Un’auto elettrica usata può essere vantaggiosa da molteplici punti di vista. Vediamo di seguito tutti i pro di un acquisto di seconda mano:

Il prezzo

Il primo fattore che permette alle auto elettriche usate di essere considerate vantaggiose riguarda il prezzo.

Un po’ come accade anche per i veicoli tradizionali, il valore di una macchina elettrica di seconda mano è notevolmente più basso, se confrontato con esemplari “km 0” o nuovi.

Al momento, comprare un’auto elettrica usata conviene in particolare per risparmiare sul costo iniziale, ovvero sul prezzo di listino.

Non funzionando a combustione, rispetto alle auto tradizionali, le elettriche vengono svalutate abbastanza rapidamente, ecco perché si trovano prezzi di seconda mano altamente concorrenziali (tieni presente che le batterie si deteriorano velocemente).

Il risparmio non si ha solo al momento dell’acquisto. Anzi, seguirà anche una convenienza dal punto di vista della manutenzione: automobili con meno componenti meccaniche hanno minore necessità di interventi di manutenzione ordinaria.

La convenienza in termini di utilizzo

Comprare un’auto elettrica usata vuol dire guidare un veicolo conveniente non solo economicamente ma anche dal punto di vista del suo utilizzo.

Optando per un modello di seconda mano infatti avrai la possibilità di andare a lavoro in auto, percorrendo ogni giorno gli stessi chilometri e lo stesso tragitto. In questo modo avrai sempre ben chiari i consumi.

Possibilità di usarla sempre

In generale, chi usa spesso l’auto in città, a bassa velocità nel traffico, potrebbe trovare in una vettura elettrica usata il veicolo ideale adatto a tutte le sue esigenze. La puoi usare ovunque tu vada in città, potrai circolare anche nelle zone in cui vige il blocco del traffico.

Manutenzione

Le auto elettriche concettualmente sono più “easy” di un motore a scoppio ed hanno anche meno pezzi in movimento, con la conseguenza che avrai meno problemi di pezzi di ricambio auto da sostituire nell’arco degli anni di utilizzo.

Auto d’occasione

Che dire poi della offerte da non lasciarsi sfuggire. Se effettui delle accurate ricerche sul mercato dell’usato online, senza fretta e senza superficialità, puoi facilmente imbatterti in una vettura di seconda mano, conveniente e venduta a prezzo d’occasione: ottimo rapporto insomma qualità prezzo.

Ridotto inquinamento e ridotto consumo

Auto elettrica usata è sinonimo di benessere dell’ambiente.

Oltre a risparmiare sul carburante, avrai anche la possibilità di guidare una vettura a emissioni zero di sostanze inquinanti. Da un punto di vista economico, l’elettricità costa meno dei carburanti di origine fossile come diesel, benzina e gas.

Da un punto di vista ambientale, non avvenendo una combustione, non contribuirai alla produzione di smog urbano e non si emettono gas serra.

Gli svantaggi

Il mercato dell’usato delle auto elettriche è ancora in fase di “fioritura”.

Per questo motivo, prima di lanciarsi a capofitto nell’acquisto bisogna considerare gli svantaggi di un acquisto di seconda mano.

Pile sempre scariche

Qual è il motivo per il quale il vecchio proprietario ha deciso di sbarazzarsi della sua auto elettrica? Sicuramente c’è chi lo fa per cambiare la macchina e chi invece ha dovuto fare i conti con le pile sempre scariche. Una delle prime elettriche, magari di costruzione antecedente all’anno 2017-2018, difficilmente percorrerà più di 200-250 km, anche se in buono stato. Orientarsi sul mercato secondario significa in questo senso dover fare i conti con uno svantaggio in termini di tenuta.

Niente incentivi

Se con il nuovo puoi aver accesso a qualche tipo di incentivo, con l’usato non puoi godere né dell’ ecobonus né di altre forme di incentivi, anche se compri di seconda mano presso un concessionario.

Proprio ora che acquistare un'auto nuova di basse emissioni è un gesto che finalmente viene ricompensato dallo Stato e dalle Giunte regionali più sensibili all'ecologia, non optare per il nuovo potrebbe farti perdere la possibilità di godere di vantaggi fiscali.

L’autonomia delle auto elettriche usate

L’autonomia di una vettura elettrica tiene conto di alcuni fattori: dalla capacità della batteria, passando per la resistenza all’aria. Quanto questi fattori sono minati se si acquista di seconda mano? Per rispondere alla domanda devi tenere presente che una batteria con il tempo perde gran parte delle loro proprietà chimico-fisiche. Il che si ripercuote sull’autonomia della vettura che cala in modo lineare.

Sebbene i costruttori garantiscano l’auto per un certo tot di tempo (fino ad arrivare anche a 8 anni) più l’auto è datata più è usurata e minore sarà la sua autonomia. Il consiglio è quello di escludere automobili elettriche che hanno percorso un chilometraggio superiore ai 70 mila 80 mila chilometri.

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Perché è importante evitare le perdite d'aria compressa in un'industria

Perché è importante evitare le perdite d'aria compressa in un'industria

Al fine di massimizzare i profitti è fondamentale ridurre i costi della produzione. Un modo per farlo è la ricerca e la riparazione di perdite di aria compressa, vuoto e gas. Questo tipo di perdite non sono da sottovalutare poiché possono influire fino al 40% sugli sprechi di elettricità. Ecco perché è così importante predisporre un’attenta programmazione e pianificazione per quanto riguarda il monitoraggio delle perdite d’aria compressa.

Le realtà che adottano questa scelta alzano l’asticella dell’affidabilità, aprendosi alla possibilità di ottenere dei risparmi sia in termini di riduzione degli stop alla produzione che di ottimizzazione nella gestione dell’energia.

Da una parte aumenta la qualità dei prodotti che potrebbero altrimenti risultare penalizzati da una mancanza di aria compressa, dall’altra migliora anche la velocità del ciclo produttivo. Optare per una pianificazione concreta delle attività per il monitoraggio di perdite d’aria compressa porta a un veloce ROI per quanto concerne l’intero spettro delle iniziative che puntano a migliorare il livello di affidabilità strutturale.


Questo lavoro è stato spesso tralasciato perché, fino a poco fa non era banale e richiedeva grande sforzo da parte dei manutentori, soprattutto la fase di individuazione delle perdite. Di recente, sono stati introdotti sul mercato strumenti con i quali è ora possibile effettuare questo tipo di controlli e quindi trovare istantaneamente le perdite, quantificarle e fornire un report dettagliato ai manutentori per le riparazioni ed alla direzione per la valutazione del risparmio.

Ci sono perdite di gas molto costosi che possono arrivare anche a 3.000€ al minuto. Infatti, non va considerato come spreco solo la perdita di per sé, va conteggiata anche l’energia elettrica utilizzata per produrre quel surplus di pressione, i costi del compressore e i relativi costi di manutenzione.


Aria compressa, risorsa versatile: come individuare le perdite

Quando parliamo di aria compressa facciamo riferimento a una risorsa estremamente versatile e per questo continuamente utilizzata nel settore industriale. L'aria compressa si può utilizzare in differenti ambiti sempre nel contesto dei processi produttivi. Può essere impiegata per azionare utensili come presse per stampi o sistemi di trasporto oppure cilindri idraulici nel contesto dell’automazione nei processi di fabbricazione. In più è possibile sfruttare l’aria compressa anche per quanto riguarda il corretto funzionamento dei freni pneumatici sia su treni che su flotte mobili.


Ma come fare allora per individuare ed eliminare le perdite d’aria compressa? Bisogna ricorrere a uno strumento molto sofisticato e preciso come una telecamera acustica industriale. Essa infatti consente, in maniera del tutto innovativa, di individuare problematiche come questa attraverso un’analisi del suono. E’ semplice da usare (esistono anche diversi webinar sulle telecamere acustiche industriali FLUKE ii9x0 che ne approfondiscono l’uso e il funzionamento) e consente di isolare la frequenza del suono delle perdite anche in contesti di produzione estremamente rumorosi.

Dall’analisi dei segnali percepiti viene generata una mappa del suono a colori: quest’ultima viene poi sovrapposta all’immagine reale in modo tale da agevolare l’individuazione del problema. Si riduce in questo modo il tempo necessario a rilevare le perdite - praticamente impossibili da localizzare in ambienti di produzione molto rumorosi aumentando così l’affidabilità delle linee produttive in pressione. Diventa quindi possibile ridurre i costi globali così come anche i consumi energetici.

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Pro e contro del noleggio computer PC

Le aziende hanno la necessità di utilizzare strumenti altamente tecnologici, in linea con il proprio lavoro e il proprio portafogli. In particolare nel caso dei computer, per evitare di rallentare il lavoro e di renderlo più difficoltoso ai collaboratori e dipendenti, è necessario fare uso di dispositivi al passo con i tempi, che siano prestanti e super efficienti.

Una simile condizione tuttavia, potrebbe richiedere un grosso dispendio di risorse economiche, soprattutto se occorre avere computer sempre aggiornati, sia per quanto riguarda l’aspetto hardware che software. Esiste per fortuna un’alternativa all’acquisto, che possa farti risparmiare tempo e denaro.

Si tratta del noleggio operativo.

A tal proposito, hai mai pensato di noleggiare i PC computer necessari per svolgere la tua attività nel migliore dei modi?

Per chi non lo sapesse, sono molte le situazioni in cui noleggiare un computer risulta essere più conveniente rispetto all'acquisto o al leasing.

Ha molti vantaggi da offrire ai clienti, per una gestione del lavoro efficiente, veloce e multifunzione.

Tutti i vantaggi del noleggio operativo PC

Rispolveriamo innanzitutto il concetto di noleggio operativo: si tratta di una formula che consente all’azienda di utilizzare dei beni (nel nostro caso computer, notebook, laptop, stampanti.tablet, smartphone, eccetera) all’interno dei propri uffici, senza doverci rimettere alcun investimento iniziale.

L’unico obbligo del cliente è pagare un canone periodico che può essere ad esempio mensile o trimestrale.

In questo modo puoi utilizzare i dispositivi informatici di cui necessiti senza investire somme esose iniziali e godendo di una garanzia a lungo termine.

Analizziamo ora più da vicino i vantaggi nei dettagli:

1. Investimento pari a zero

Con il noleggio di un computer, non dovrai investire somme esorbitanti di denaro per acquistare beni strumentali. Potrai impiegare la liquidità a tua disposizione per investire in operazioni più redditizie come il marketing, il magazzino prodotti, il personale etc.

2. Fiscalità agevolata

Lo sapevi che noleggiando il PC puoi beneficiare di uno sgravio in ambito fiscale? Lo stato ti dà infatti la possibilità di detrarre fino al 100% la rata del bene noleggiato.

Come si dice gergalmente, puoi scaricare le spese che affronti per il nolo dal pagamento delle tasse, andando così ad ammortizzare le uscite a lungo termine.

3. Garanzia sui prodotti presi a noleggio

Un altro vantaggio degno di menzione concerne la garanzia (in alcuni casi anche per tutta la durata del noleggio) offerta dall’azienda a cui ti affidi.

Qualunque cosa accada, è l’azienda che corre ai ripari, offrendoti assistenza, riparazione e sostituzione del (o dei) computer, in base alle tue esigenze.

In questo modo andrai anche a risparmiare sul costo delle eventuali riparazioni che avresti dovuto affrontare nel caso i computer fossero stati tuoi (come ben sai quando acquisti un bene, avrai diritto alla garanzia limitata ad 1 anno, o in alcuni casi 2 come per i consumatori finali, ma mai di più ).

Un notevole risparmio considerato che i altre circostanze, le spese sarebbero di gran lunga maggiori.

4. Intervento immediato in caso di problemi

Sai bene che quando compri un computer, se si rompe e lo porti in assistenza, sei costretto ad attendere diversi giorni prima di veder tornare il computer in azienda.

Oltretutto devi anche crearti il problema di sostituire il dispositivo portato in assistenza con un pc funzionante, per non impedire ai tuoi collaboratori di continuare a lavorare.

Ebbene questo problema non sussiste quando utilizzi dispositivi in noleggio.

Le aziende di nolo infatti, nel momento in cui vengono chiamate per ipotetici guasti o rotture, intervengono nel giro di massimo un paio di giorni lavorativi.

E qualora poi, la riparazione dovesse richiedere più tempo, molte aziende provvedono loro alla sostituzione immediata del prodotto potrai continuare a lavorare senza problemi.

5. Ipotesi di riscatto a fine noleggio

Qualche scettico pensa che la formula del noleggio PC sia per certi versi convenienti, ma per altri, no perché non si diventa mai proprietario del computer usato.

In vero, alcune aziende di nolo, propongono un contratto di noleggio Pc che permette al termine della sua durata, al cliente, di poter riscattare il dispositivo, dietro un irrisorio pagamento.

Se quindi il cliente si è trovato molto bene con quel PC e non è interessato ad usare un nuovo prodotto più moderno, ma desidera tenersi quello usato fino a scadenza di contratto, può riscattare il computer di suo interesse dietro piccolo pagamento (pari ad una X percentuale dell'importo del noleggio).

Quali sono gli svantaggi del noleggio operativo?

Può essere mai che il noleggio operativo non ha degli svantaggi?

Diciamo che questa formula presenta dei contro a seconda della tua attività, e di quelle che sono le tue necessità.

Se ad esempio lavori con il computer e necessiti di dispositivi aggiornati ogni tot mesi, il noleggio non fa al caso tuo perché ti vincola ad un determinato dispositivo per un periodo di tempo troppo lungo rispetto alle tue esigenze.

In tal caso sarebbe uno svantaggio per l’utilizzo che devi fare tu dei dispositivi informatici. C

osì come svantaggio diventa dal punto di economico se di contro, non hai bisogno di frequenti cambiamenti, ma ti occorre un pc, anche non troppo moderno, per funzionalità basiche.

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Quanto è importante l'elettronica nell'auto moderna

Le automobili moderne si distinguono da quelle di una volta perché hanno un apparato elettronico preponderante, ormai indispensabile nell’utilizzo su strada. Sensori, centraline, computer di bordo, indicatori e sistemi di diagnosi, sono tutti elementi caratteristici dell’elettronica a bordo.

Tutte queste componenti sono diventate una parte fondamentale della vettura: se un tempo c’era solo la parte meccanica che comportava interventi di riparazione più “alla vecchia maniera”, ovvero praticamente solo manuali da parte dei meccanici, ora tutti i vari componenti elettronici della macchina vengono gestiti con computer e software in automatico, al fine di ottimizzare prestazioni, consumi, efficienza, sicurezza e confort alla guida, e ridurre l’inquinamento.

Grazie all’elettronica sono state introdotte ulteriori funzioni all’interno della vettura che migliorano le performance della macchina e l’esperienza di guida del conducente.

Si pensi ad esempio ai sistemi di assistenza, pensati per prevenire gli errori del conducente (riducendo così il rischio di incidente), e rappresentati dai semplici sensori per la retromarcia, dal “park assist” per il parcheggio, dai sistemi di assistenza alla guida notturna.

O ancora per evitare incidenti causati dai colpi di sonno sono stati realizzati i dispositivi di controllo dei freni.

Un mercato in continua evoluzione

Quello automobilistico è un mercato in continua evoluzione, e la necessità di innovazione interessa anche l’elettronica.

Quest’ultima ha migliorato il rapporto macchina automobilista: da un lato il veicolo diventa sempre più smart proponendo servizi e optional all’avanguardia, dall’altro l’automobilista gestisce con più facilità, sicurezza e con un pizzico di divertimento la sua esperienza a bordo.

Negli ultimi anni, grazie al progresso nell’ambito microelettronico, si è avuto lo sviluppo del cosiddetto “infotainment digitale”, ovvero un meccanismo che pone al centro dell’attenzione software e hardware installati nell’auto. Sono stati in tal senso aggiunti all’interno dell’auto varie novità: il sistema di navigazione satellitare, il display sulla consolle, il lettore video, i diffusori audio, la connettività USB, Bluetooth, il wi-fi, i controlli vocali, e così via.

Connubio auto e smartphone

In questi anni siamo stati interessati dalla rapida diffusione degli smartphone.

Ebbene, grazie a questi nuovi dispositivi, molti contesti si sono dovuti adeguare alle nuove esigenze, e così anche le aziende di produzione auto hanno sfruttato a proprio vantaggio l’uso dello smartphone.

Si pensi infatti alla possibilità di collegare lo smartphone alla propria auto per usufruire di determinate funzioni e applicazioni. In questo modo è possibile interfacciarsi al 100% con il sistema infotainment di bordo.

Con la tecnologia smart è possibile seguire le indicazioni stradali, interagire con la propria auto usando lo smartphone, che a sua volta capta in tempo reale tutti i dati sul traffico stradale e condividerli con il sistema automotive. Non solo, lo smartphone ti avvisa per tempo se è necessario sostituire specifici componenti con ricambi auto originali e compatibili, grazie alla presenza di sensori affidabili e duraturi nel tempo.

Come si evolverà l’elettronica dell’auto moderna

Le novità non si arrestano certo qui. Nelle aziende automobilistiche ci sono delle sfide in erba che dovrebbero portare a nuove funzioni. Un piccolo accenno a queste intenzioni di progredire l’abbiamo già avuto di recente. Si pensi infatti alla guida senza conducente, in cui la tecnologia resta la regina assoluta.

Altro esempio potrebbe essere la possibilità di gestire la guida da remoto, attraverso sistemi CPU programmati (il che potrà tenere il conducente ben lontano dalle situazioni più pericolose su strada, riducendo il rischio di incidenti stradali).

Una seconda sfida del settore sta già dando i suoi frutti. Parliamo dell’automobile elettrica, capace di porre in essere tutte le tecniche di energia green pensate per ridurre al minimo le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

La tecnologia di illuminazione

Non dimentichiamo che l’elettronica sta iniziando ad interessare anche la parte dell’illuminazione dell’auto. Sono state introdotte infatti nuove tecnologie Led, installate al posto delle lampadine tradizionali e che consentono un risparmio energetico e un maggiore comfort visivo per chi è alla guida.

L’evoluzione del meccanico verso la meccatronica

Se si è evoluta la figura dell’auto e sta cambiando il suo funzionamento, grazie all’elettronica, inevitabilmente anche la figura del meccanico ha subito la sua trasformazione in tal senso.

Oggi parliamo infatti di meccatronici, ovvero di figure professionali esperte e competenti, capaci di intervenire in caso di anomalie o guasti. In caso di guasti oggi si avranno interventi molto meno intuitivi e “artigianali” rispetto a un tempo, e che richiedono uno studio più approfondito.

Il meccanico diventato il meccatronico o elettromeccanico è un esperto anche di principi di elettronica ed elettrotecnica applicata, in aggiunta ovviamente alla meccanica tradizionale. Se è vero che dietro all’efficienza della macchina si nasconde un meccanismo elettronico complesso, è vero anche che chi si occupa della manutenzione o della riparazione, deve conoscere ogni piccola parte in maniera approfondita.

E va da sé che il buon funzionamento dei sistemi elettronici installati a bordo degli autoveicoli è indispensabile per garantire l’incolumità delle persone.

L’elettronica fa correre l’auto

L’automobile di un tempo non esiste più. E anche la velocità delle macchine è cambiata. L’elettronica è largamente utilizzata per il controllo del funzionamento dei vari organi meccanici, allo scopo di migliorarne le prestazioni. Grazie alle componenti moderne per il funzionamento dell’auto è possibile effettuare un controllo elettronico del motore, un controllo dei freni (Abs, Ebd, Esp) e un controllo di trazione. In questo modo si impedisce lo slittamento delle ruote in accelerazione, le sospensioni intelligenti e altre innovazioni un tempo impensabili. La macchina scorre più agevolmente in strada e questo rende anche maggiormente sicuro marciare a velocità più sostenuta.

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Come difendere impianti elettronici e PC dalle scariche dei fulmini

 

Il clima sta cambiando e assistiamo sempre più spesso a temporali ed acquazzoni che un tempo erano sporadici. Durante le intemperie, quello che maggiormente fa tremare è la formazione dei fulmini, che nella peggiore delle ipotesi possono scaricarsi sulle nostre abitazioni seguendo condutture o cavi metallici.

 

Qualora ciò avvenisse, viene messa a repentaglio sia la nostra sicurezza sia quella degli impianti elettrici e soprattutto elettronici che sono più sensibili agli sbalzi di tensione provocati dalla caduta di un fulmine. Addirittura può avvenire una fulminazione indiretta che può provocare problemi alle apparecchiature elettroniche. Se il fulmine cade nelle vicinanze di un apparecchio elettronico il campo magnetico da esso provocato indirettamente causa una sovratensione sui circuiti che possono bruciarsi all’istante per il passaggio della corrente elettrica.

 

Non ci resta quindi che prevenire i danni da fulminazione, attraverso l’uso di sistemi ad hoc, pensati proprio per salvaguardare noi e le apparecchiature elettroniche.

 

Sistema di messa a terra

Prima di capire come proteggere l’impianto elettrico interno della propria abitazione, dobbiamo assicurarci che l’edificio in cui viviamo abbia un sistema di messa a terra adeguato e aggiornato nel rispetto della normativa vigente.

In assenza di un simile impianto risulterebbe inutile effettuare qualunque intervento preventivo in casa, dal momento che la prima scarica di corrente causata dal fulmine avviene al di fuori dell’abitazione e che grazie alla messa a terra viene per così dire “accompagnata” verso le fondamenta del palazzo e quindi dispersa nel terreno senza provocare danni a cose e persone.

Protezione esterna ed interna

Per proteggere la propria casa dai fulmini ci vogliono due livelli di sicurezza, uno messo in atto all’esterno e uno all’interno dell’abitazione.

Per la difesa esterna, oltre ad avere un sistema di messa a terra, bisogna essere dotati di un parafulmine, anche detto dispositivo LPS esterno.

Si tratta di un semplice ma efficace strumento pensato per evitare che ci siano scariche elettriche dirette sugli edifici, disperdendo sulla superficie pavimentale l’accumulo elettrico. Il parafulmine solitamente è connesso al picchetto di terra mediante collegamento metallico continuo, una specie di autostrada che accompagna il fulmine fino nelle profondità del terreno.

Come vedremo anche più avanti, per la protezione interna bisogna installare nell’abitazione dei sistemi ad hoc che hanno il compito di proteggere l’impianto elettrico domestico, i cosiddetti SPD o Surge Protective Device, o in italiano i limitatori o scaricatore di sovratensione.

Per una protezione globale devono essere installati sia all’interno del quadro generale di distribuzione (scaricatori di grande potenza) sia essere posizionati in corrispondenza delle singole prese elettriche (scaricatori di fino, per proteggere le deboli circuiterie dei dispositivi elettronici).

Il caso specifico della protezione interna: scaricatori di sovratensione

Che cos’è lo scaricatore di sovratensione? Partiamo con il definirlo come un dispositivo da montare in un quadro elettrico nell’impianto interno domestico.

Lo sbalzo elettrico improvviso come sappiamo rischia di provocare un danno ad un PC, ad un elettrodomestico, provocare un corto circuito alle schede dei tablet, alla scheda madre del televisore.

Il flusso di energia deve mantenersi sempre nei livelli standard. Quando superati, si rischiano danni e si rischia la vita purtroppo, a causa della folgorazione se gli impianti domestici non sono ben isolati da un dispositivo salvavita (il classico differenziale). È proprio in questo caso che entra in gioco uno scaricatore di sovratensione. Il suo scopo è quello di proteggere l’impianto elettrico su cui viene alloggiato dal rischio di un accumulo eccessivo di corrente elettrica provocata dal forte sbalzo di tensione a sua volta causato da un fulmine.

È un’efficace protezione per l’impianto, dal momento che ti salvaguarda dal rischio di sovratensioni, picchi di elettricità e sbalzi improvvisi (e ovviamente non funziona solo in caso di fulmini ma anche in caso di guasto provocato dal gestore della linea elettrica).

Una qualunque tipologia di anomalia dell’energia elettrica della rete può provocare gravi danni ai dispositivi connessi alle prese.

Quando si verificano anomalie di corrente elettrica, lo scaricatore trasmette a terra l’energia in eccesso.

Uno scaricatore di sovratensione deve avere specifici requisiti, in base all’impianto che andrà a proteggere: tali caratteristiche sono previste dalle attuali norme in vigore.

 

Regolatore di tensione per gli impianti home theater

Nel caso in cui tu abbia un impianto home theater ti consigliamo di impiegare un regolare di tensione il cui scopo è quello di monitorare il voltaggio della corrente elettrica.

In questo modo si proteggerà tutto l’impianto e ogni dispositivo ad esso collegatodal rischio di eventuali aumenti di tensione.

Qualora in casa tu abbia anche degli elettrodomestici o delle apparecchiature che non vengono mai spente, ti suggeriamo anche l’utilizzo di un gruppo di continuità, un sistema che si collega tra la rete di alimentazione e i dispositivi di casa ed è alimentato con batterie di emergenza.

 

I salvavita

Sotto guida e consulto di un professionista, sarebbe necessario anche installare i differenziali salvavita a monte del tuo impianto elettrico (dovrebbe essere comunque obbligatorio CEI 64-08) per proteggere chiunque si avvicini a prese e dispositivi elettrici che possono essere raggiunti dal rischio di scarica.

Sono dispositivi questi che agiscono in automatico portando l’accumulo di corrente che si crea sul suolo anziché sulla persona, dando immediata percezione di dispersione di corrente elettrica.

I salvavita sono di fondamentale importanza considerato che a volte le intemperie rischiano di provocare un blackout nell’impianto elettrico di casa, la cui conseguenza è il corto circuito, in grado di provocare una dannosa trasmissione di energia elettrica o la sospensione temporanea dell’alimentazione.

Le interruzioni e i sovraccarichi di correnti possono causare anche danni agli elettrodomestici, costringendoti poi ad affrontare spese impreviste che vanno a gravare sul tuo bilancio economico mensile.

 

Cosa non fare in casa quando ci sono i temporali

Per quanto i dispositivi appena elencati siano sicuri, il consiglio è comunque quello di assumere tutte le precauzioni possibili installando oltre al differenziale anche scaricatori sia a monte del tuo impianto elettrico che a valle per ogni presa, soprattutto quelle a cui sono attaccati dispositivi elettronici come PC e notebook.

In ogni caso sarebbe opportuno evitare l’uso di apparecchi elettrici a diretto contatto con il corpo (phon, rasoio elettrico, ferro da stiro). Cerca di non fare il bagno in vasca o di fare la doccia, non toccare tubi, rubinetti, termosifoni ed altre strutture metalliche fisicamente collegate all'ambiente esterno.

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