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Perché le batterie delle auto elettriche e di altri veicoli elettrici possono prendere fuoco ed esplodere?

Le batterie da trazione, come quelle utilizzate in veicoli elettrici, possono prendere fuoco per diverse ragioni, ma i casi di incendi sono relativamente rari. Ecco alcune delle cause principali:

  1. Cortocircuiti: Un cortocircuito all'interno della batteria o nel sistema elettrico del veicolo può generare un surriscaldamento che potrebbe portare all'incendio. I cortocircuiti possono verificarsi a causa di difetti nella progettazione, nell'assemblaggio o nell'uso improprio delle batterie.

  2. Surriscaldamento: Le batterie al litio sono sensibili alle alte temperature. L'eccessivo riscaldamento può danneggiare i componenti interni e causare la liberazione di sostanze infiammabili. Questo può accadere a causa di un'errata gestione termica, scarsa ventilazione o esposizione prolungata a temperature estremamente elevate.

  3. Sovraccarico: Se una batteria viene sovraccaricata, può generare calore in eccesso, danneggiare le celle e causare l'incendio. Questo problema può verificarsi in situazioni in cui il sistema di gestione della batteria non funziona correttamente o in caso di utilizzo di caricabatterie non adatti.

  4. Urti e Danni fisici: Le batterie possono essere danneggiate fisicamente in seguito a incidenti stradali o a impatti. Questo danneggiamento può compromettere l'integrità delle celle e portare a situazioni pericolose.

  5. Invecchiamento e usura: Nel corso del tempo, le batterie perdono capacità e possono diventare meno stabili. Una batteria anziana e usurata è più suscettibile a problemi come cortocircuiti o surriscaldamento.

  6. Materiali e processi di produzione difettosi: Problemi nella produzione o nell'assemblaggio delle batterie possono portare a difetti che aumentano il rischio di incendi.

Per prevenire incendi nelle batterie da trazione, vengono adottate misure di sicurezza rigorose durante la progettazione, la produzione e l'uso dei veicoli elettrici. Ciò include sistemi di gestione termica avanzati, sistemi di gestione della batteria per monitorare lo stato delle celle e proteggerle da sovraccarico e sovrascarico, nonché regole di sicurezza per il trasporto e la manipolazione delle batterie. Tuttavia, è importante notare che, come con qualsiasi tecnologia, non è possibile eliminare completamente il rischio di incendi, ma è possibile ridurlo in modo significativo con le precauzioni adeguate.

Le batterie al litio sono generalmente le più a rischio di incendio tra tutti i tipi di batterie comuni. Questo perché le batterie al litio contengono materiali altamente reattivi e infiammabili, e se vengono danneggiate o utilizzate in modo improprio, possono generare calore in modo incontrollato, causando incendi o esplosioni. In particolare, le batterie al litio possono presentare diversi rischi:

  1. Batterie agli ioni di litio: Queste sono le batterie più comuni utilizzate in dispositivi elettronici portatili, veicoli elettrici, e molte altre applicazioni. Sono soggette a incendi se vengono perforate, schiacciate o sottoposte a sovraccarico o surriscaldamento. Il calore eccessivo può causare la liberazione di gas infiammabili o la rottura della guaina protettiva.

  2. Batterie al litio-polimero: Questo tipo di batteria è simile alle batterie agli ioni di litio, ma utilizza un'elettrolita solido o gelatinoso. Anche se sono meno soggette a perdite di liquidi, possono comunque prendere fuoco se danneggiate o utilizzate in modo improprio.

  3. Batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4): Queste batterie sono note per essere più stabili e meno soggette agli incendi rispetto alle batterie al litio-ion tradizionali. Tuttavia, non sono completamente prive di rischi e possono ancora prendere fuoco in circostanze particolari.

Le batterie al litio sono ampiamente utilizzate a causa della loro alta densità energetica e delle prestazioni, ma è importante trattarle con cautela per prevenire incendi. Le misure di sicurezza, come sistemi di gestione della batteria, sistemi di raffreddamento adeguati e procedure di ricarica sicure, sono fondamentali per ridurre il rischio di incendi.

Nel complesso, la gestione del rischio è cruciale, sia nell'uso quotidiano delle batterie al litio che nella progettazione di dispositivi o sistemi che le utilizzano. La conformità agli standard di sicurezza, la manutenzione corretta e la gestione attenta delle batterie sono modi efficaci per ridurre il rischio di incendi.

Gli incendi nelle batterie elettriche, in particolare nelle batterie al litio, sono il risultato di un processo chimico noto come "reazione termica incontrollata" o "reazione esotermica incontrollata". Questo processo coinvolge le seguenti reazioni chimiche principali:

  1. Decomposizione dell'elettrolita: All'interno di una batteria al litio, c'è un elettrolita liquido o solido che funge da mezzo per il trasporto degli ioni tra gli elettrodi positivo e negativo. In condizioni anomale, come il surriscaldamento o il danneggiamento meccanico, l'elettrolita può iniziare a decomporsi. Questa decomposizione libera gas altamente infiammabili, come il metano e l'idrogeno.

  2. Ossidazione dell'anodo di litio: L'anodo (l'elettrodo negativo) di una batteria al litio è spesso realizzato in litio metallico o in leghe di litio. Quando la batteria è danneggiata o surriscaldata, il litio può reagire con l'umidità nell'ambiente o con l'ossigeno nell'aria, generando calore e più gas infiammabili.

  3. Reazioni a catena: Le reazioni di decomposizione e ossidazione possono diventare autocatalitiche, il che significa che liberano calore, che a sua volta accelera ulteriormente le reazioni chimiche. Questo processo a catena può portare a un aumento rapido della temperatura all'interno della batteria, causando la generazione di gas e la possibile rottura della guaina protettiva della batteria stessa.

Una volta che la temperatura all'interno della batteria raggiunge un certo punto critico, i gas infiammabili possono infiammarsi, dando origine a un incendio o a un'esplosione. Questo incendio può essere molto intenso e difficile da spegnere, specialmente nelle batterie di grandi dimensioni.

Per prevenire gli incendi nelle batterie al litio, vengono utilizzati sistemi di gestione della batteria che monitorano la temperatura e la tensione della batteria, interrompendo la carica o la scarica in caso di situazioni anomale. Inoltre, i dispositivi di protezione termica e i materiali di guaina ignifuga vengono utilizzati per contenere i danni in caso di incendio. Tuttavia, è importante trattare le batterie con cautela e seguirne le specifiche istruzioni di sicurezza per ridurre il rischio di incidenti.

Il termine "thermal runaway" si riferisce a un processo in cui la temperatura di un sistema o di un dispositivo aumenta in modo incontrollato, spesso a causa di reazioni chimiche esotermiche che generano calore a una velocità superiore a quella con cui il calore può essere dissipato o raffreddato. Questo processo può portare a un ciclo autoalimentante in cui il calore generato provoca ulteriori reazioni chimiche che a loro volta generano più calore, aumentando ulteriormente la temperatura. Nel contesto delle batterie, il thermal runaway è un evento critico e pericoloso che può portare a incendi o esplosioni.

Nelle batterie al litio, il thermal runaway può verificarsi quando una serie di reazioni esotermiche inizia a causa di un surriscaldamento, di un cortocircuito, di un danneggiamento meccanico o di altre anomalie. Queste reazioni possono coinvolgere la decomposizione dell'elettrolita, l'ossidazione dell'anodo di litio e la generazione di gas altamente infiammabili. Poiché queste reazioni liberano calore, la temperatura all'interno della batteria può aumentare rapidamente, portando alla creazione di ulteriori gas infiammabili e a una crescita incontrollata della temperatura.

Il thermal runaway può culminare in un incendio o in un'esplosione della batteria, che può essere estremamente pericoloso. Per prevenire il thermal runaway e ridurre il rischio di incendi nelle batterie, vengono adottate misure di sicurezza come sistemi di gestione della batteria, sistemi di raffreddamento adeguati e materiali di guaina ignifuga. La ricerca continua è focalizzata sullo sviluppo di batterie più sicure e sulla comprensione dei meccanismi che portano al thermal runaway al fine di prevenirlo in modo più efficace.

I veicoli elettrici e altri dispositivi alimentati da batterie al litio sono dotati di diversi sistemi di prevenzione degli incendi per garantire la sicurezza degli utenti. Alcuni dei principali sistemi di prevenzione degli incendi nelle batterie elettriche includono:

  1. Sistema di gestione della batteria (Battery Management System, BMS): Il BMS è un componente essenziale per il monitoraggio e la gestione delle batterie. Esso controlla la temperatura, la tensione e la corrente della batteria in tempo reale e può intervenire per prevenire situazioni di surriscaldamento o sovraccarico. Se il BMS rileva condizioni anomale, può disattivare temporaneamente la batteria o limitarne la carica o la scarica.

  2. Sistemi di raffreddamento: I veicoli elettrici sono spesso dotati di sistemi di raffreddamento per mantenere la temperatura delle batterie entro limiti sicuri. Questi sistemi possono utilizzare liquidi di raffreddamento o sistemi di raffreddamento ad aria per dissipare il calore generato durante la ricarica o la guida.

  3. Materiali di guaina ignifuga: Le batterie sono spesso racchiuse in involucri o guaine resistenti al fuoco che aiutano a contenere eventuali incendi all'interno della batteria. Questi materiali sono progettati per resistere alle alte temperature e per impedire la propagazione delle fiamme.

  4. Dispositivi di spegnimento automatico: Alcuni veicoli elettrici sono equipaggiati con sistemi di spegnimento automatico che possono essere attivati in caso di rilevamento di situazioni pericolose. Questi sistemi possono interrompere la corrente elettrica o isolare la batteria per prevenire incendi.

  5. Sistemi di isolamento delle celle: In alcune batterie, le celle individuali sono separate da materiali isolanti che impediscono la diffusione di problemi da una cella all'altra. Questo può contribuire a prevenire il thermal runaway.

  6. Procedure di carica sicura: I veicoli elettrici includono spesso procedure di carica sicura, che regolano la ricarica in modo da evitare situazioni di sovraccarico che potrebbero portare all'incendio.

Questi sistemi di prevenzione degli incendi sono fondamentali per garantire la sicurezza nelle batterie elettriche. Tuttavia, è importante notare che i rischi possono essere minimizzati ulteriormente con una manutenzione regolare, il rispetto delle procedure di sicurezza e una corretta gestione delle batterie.

Che cos'è e come funziona un battery management system (BMS)?

Un Battery Management System (BMS) è un componente critico nei veicoli elettrici e in altre applicazioni di accumulo di energia, che ha il compito di monitorare e gestire le batterie. Questo sistema è stato sviluppato originariamente per garantire una maggiore sicurezza nei trasporti aerei, ma ora trova applicazione anche nel settore automobilistico grazie alla crescente diffusione dei veicoli elettrici.

Ecco come funziona un BMS:

  1. Monitoraggio delle celle: Un BMS monitora costantemente ogni singola cella della batteria. Le batterie nei veicoli elettrici sono composte da più celle al litio collegate in serie e parallelo. Monitorando le tensioni, le temperature e altre variabili di ciascuna cella, il BMS può individuare anomalie o squilibri tra le celle.

  2. Gestione della carica: Il BMS controlla il processo di carica delle batterie, assicurandosi che le celle vengano caricate in modo uniforme e senza sovraccarico. Questo aiuta a prevenire danni alle celle e a prolungare la vita utile della batteria.

  3. Gestione della scarica: Il BMS monitora anche il processo di scarica delle batterie, impedendo che le celle si scarichino troppo eccessivamente, il che potrebbe danneggiarle.

  4. Stato di carica (SOC) e stato di salute (SOH): Il BMS calcola lo stato di carica (SOC), che rappresenta la quantità di energia rimanente nella batteria, e lo stato di salute (SOH), che indica la condizione generale della batteria. Questi dati aiutano a determinare l'autonomia della batteria e la sua capacità residua.

  5. Bilanciamento delle celle: Per evitare uno sbilanciamento tra le celle, il BMS può intervenire per regolare la carica o la scarica di ciascuna cella individualmente. Questo assicura che tutte le celle lavorino in modo uniforme e contribuisce a mantenere l'efficienza della batteria.

  6. Controllo termico: Il BMS monitora e controlla anche la temperatura delle celle. Le alte temperature possono danneggiare le batterie al litio, quindi il BMS regola la temperatura per mantenerla entro limiti sicuri.

  7. Sicurezza: Il BMS è dotato di sistemi di protezione che possono disattivare la batteria in caso di situazioni di emergenza o di anomalie, come il surriscaldamento o il cortocircuito.

Il BMS è essenziale per garantire il funzionamento sicuro e l'ottimizzazione delle prestazioni delle batterie nei veicoli elettrici. Grazie al monitoraggio costante e alla gestione intelligente, contribuisce a prevenire situazioni di surriscaldamento, sovraccarico o scaricamento eccessivo delle batterie, migliorando la sicurezza e la durata delle batterie stesse. Inoltre, con l'uso di tecnologie di cloud computing e di machine learning, il BMS può ottimizzare ulteriormente le prestazioni delle batterie e migliorare la loro affidabilità nel tempo.

 

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Cosa sono e come funzionano i caricabatterie per batterie da trazione (muletti, veicoli elettrici, ecc). Tipologie, vantaggi e svantaggi

I caricabatterie per muletti elettrici e auto elettriche sono dispositivi progettati per fornire energia elettrica alle batterie al fine di ricaricarle. Sebbene ci possano essere differenze tra i caricabatterie specifici utilizzati per queste due applicazioni, il principio di base è lo stesso: convertono l'energia elettrica proveniente dalla rete elettrica in una forma adatta alla ricarica delle batterie.

Ecco come funziona il caricabatterie di un muletto elettrico o di un'auto elettrica:

  1. Regolazione della tensione: Il caricabatterie regola la tensione e la corrente in ingresso dalla rete elettrica in modo da essere compatibili con le specifiche della batteria del veicolo o del muletto. Questo è importante perché diverse batterie richiedono tensioni e correnti di ricarica specifiche per garantire la sicurezza e l'efficienza del processo di ricarica.

  2. Conversione dell'energia: Il caricabatterie converte l'energia elettrica in una forma adatta alla ricarica delle batterie. Questo processo coinvolge spesso la trasformazione di corrente alternata (CA) in corrente continua (CC) attraverso un rettificatore.

  3. Controllo elettronico: I caricabatterie moderni sono dotati di elettronica sofisticata per monitorare e controllare il processo di ricarica. Questi dispositivi incorporano sensori e microprocessori per regolare la tensione, la corrente e la temperatura, in modo da evitare sovraccarichi, surriscaldamenti o altre condizioni potenzialmente dannose per le batterie.

  4. Modalità di ricarica: I caricabatterie possono avere diverse modalità di ricarica, come la ricarica rapida, la ricarica standard e la ricarica a mantenimento. La modalità utilizzata dipenderà dallo stato della batteria e dalle esigenze dell'utente. La modalità di ricarica può influenzare la velocità e l'efficienza del processo di ricarica.

  5. Sicurezza: I caricabatterie sono progettati per garantire la sicurezza durante la ricarica. Ciò include protezioni contro sovraccarichi, cortocircuiti, surriscaldamenti e altre condizioni anomale. Inoltre, molti caricabatterie sono dotati di indicatori o display per informare gli utenti sullo stato della ricarica.

  6. Fine della ricarica: Una volta che la batteria ha raggiunto il livello di carica desiderato o la modalità di ricarica programmata è stata completata, il caricabatterie interromperà automaticamente il flusso di energia per evitare sovraccarichi.

Un caricabatterie per batterie da trazione è composto da diverse parti e componenti progettati per fornire una ricarica sicura ed efficiente alle batterie. Le parti principali di un caricabatterie per batterie da trazione includono:

  1. Ingresso di alimentazione (Input Power): Questa parte del caricabatterie è la porta attraverso la quale il caricabatterie è collegato a una fonte di alimentazione esterna, come una presa elettrica standard. Può includere un connettore o una spina adatta per l'inserimento nella rete elettrica.

  2. Trasformatore o raddrizzatore (Transformer or Rectifier): Il trasformatore o il raddrizzatore è responsabile della conversione dell'energia elettrica in ingresso da corrente alternata (CA) in corrente continua (CC) utilizzabile per la ricarica delle batterie. Questo componente aiuta a stabilizzare la tensione in ingresso.

  3. Circuiti di controllo e regolazione (Control and Regulation Circuits): Questi circuiti controllano e regolano il flusso di corrente e tensione in uscita in modo da adattarli alle specifiche della batteria e al profilo di ricarica desiderato. Spesso includono microprocessori e sensori per monitorare e gestire il processo di ricarica.

  4. Connettore di uscita (Output Connector): Il connettore di uscita è il punto in cui la batteria da trazione viene collegata al caricabatterie. Può essere un connettore specifico per il tipo di batteria utilizzato e può variare a seconda dell'applicazione.

  5. Pannello di controllo o display (Control Panel or Display): Alcuni caricabatterie sono dotati di un pannello di controllo o di un display che consente all'utente di monitorare il processo di ricarica e apportare eventuali regolazioni. Questo può includere indicatori luminosi, schermi digitali e pulsanti di controllo.

  6. Ventilatori o raffreddamento (Fans or Cooling): In alcuni casi, i caricabatterie per batterie da trazione possono essere dotati di sistemi di raffreddamento, come ventilatori, per mantenere la temperatura dei componenti del caricabatterie a livelli accettabili durante la ricarica.

  7. Fusibili e protezioni (Fuses and Protections): I caricabatterie includono spesso fusibili e protezioni per prevenire cortocircuiti, surriscaldamenti e altri problemi elettrici che potrebbero danneggiare il caricabatterie o la batteria.

  8. Scatola o custodia (Enclosure): Il caricabatterie è solitamente alloggiato in una scatola o custodia che protegge i componenti interni da polvere, umidità e danni fisici. La custodia può avere aperture per il raffreddamento e i connettori.

  9. Cavi e cavi di collegamento (Cables and Connecting Wires): I caricabatterie vengono forniti con cavi e cavi di collegamento per connettere il caricabatterie alla batteria o al veicolo che si desidera ricaricare. Questi cavi devono essere isolati per evitare cortocircuiti.

Le "curve di carica" dei caricabatterie sono grafici o diagrammi che mostrano come la corrente e la tensione di ricarica variano nel tempo durante il processo di ricarica di una batteria. Queste curve rappresentano il profilo di ricarica e forniscono informazioni dettagliate su come un caricabatterie gestisce la ricarica di una batteria specifica.

Le curve di carica sono importanti per diverse ragioni:

  1. Ottimizzazione della ricarica: Le curve di carica consentono di determinare la velocità e l'efficienza della ricarica. Possono essere regolate per ottimizzare il processo, tenendo conto del tipo di batteria, delle sue specifiche e delle condizioni di utilizzo.

  2. Monitoraggio del processo di ricarica: Le curve di carica permettono di monitorare il processo di ricarica e di individuare eventuali anomalie o problemi. Ad esempio, possono rivelare se una batteria non sta accettando una carica completa o se si sta surriscaldando durante la ricarica.

  3. Prolungamento della vita utile della batteria: Una ricarica troppo veloce o troppo intensa può danneggiare una batteria e ridurne la durata. Le curve di carica aiutano a evitare situazioni che potrebbero portare a un'usura eccessiva.

  4. Caratteristiche della batteria: Le curve di carica possono anche evidenziare le caratteristiche specifiche di una batteria. Ad esempio, alcune batterie possono richiedere una carica costante iniziale seguita da una diminuzione graduale della corrente, mentre altre possono richiedere una carica pulsata.

Le curve di carica possono essere diverse a seconda del tipo di batteria. Ad esempio, le curve di carica per le batterie al piombo-acido saranno diverse da quelle per le batterie al litio. Inoltre, possono variare in base al design del caricabatterie e alla tecnologia utilizzata per la ricarica (ad esempio, caricabatterie a carica rapida, caricabatterie a carica lenta, ecc.).

In generale, le curve di carica forniscono informazioni essenziali per garantire una ricarica sicura ed efficiente delle batterie, contribuendo al prolungamento della loro vita utile e alla prestazione ottimale dei dispositivi che le utilizzano.

Le curve di carica utilizzate nei caricabatterie delle batterie per trazione, come quelle impiegate nei muletti elettrici, veicoli elettrici e altre applicazioni simili, possono variare in base al tipo specifico di batteria e alle esigenze dell'applicazione. Le curve di carica più comuni includono:

  1. Carica costante (CC): In questa fase iniziale, il caricabatterie fornisce una corrente costante alla batteria, mentre la tensione aumenta gradualmente. Questa fase è progettata per ricaricare rapidamente la batteria e portarla a una tensione sicura. La corrente costante è mantenuta fino a quando la tensione raggiunge un determinato livello di soglia o fino a quando la batteria raggiunge un certo stato di carica.

  2. Tensione costante (CV): Dopo la fase di carica costante, la tensione fornita dalla fonte di alimentazione rimane costante mentre la corrente inizia a diminuire gradualmente. Questa fase è progettata per portare la batteria alla sua tensione massima senza superarla.

  3. Carica a mantenimento (Float o Trickle): Una volta che la batteria ha raggiunto la tensione massima, il caricabatterie passa a una modalità di carica a mantenimento, in cui la tensione e la corrente vengono ridotte al minimo necessario per compensare l'autoscarica della batteria. Questo previene il surriscaldamento e il sovraccarico.

  4. Carica pulsa (Pulse): In alcuni casi, i caricabatterie utilizzano una modalità di carica pulsata per ridurre il gassificazione e l'ossidazione delle piastre della batteria. Questa modalità è caratterizzata da piccoli impulsi di corrente inviati alla batteria a intervalli regolari.

Le curve di carica possono variare in base al tipo di batteria utilizzato, ad esempio:

  • Le batterie al piombo-acido utilizzano spesso una carica costante seguita da una tensione costante.
  • Le batterie al litio possono richiedere curve di carica più complesse per gestire le loro caratteristiche specifiche di tensione e corrente.

L'obiettivo principale è garantire una ricarica sicura ed efficiente delle batterie, evitando sovraccarichi o scariche eccessive che potrebbero ridurre la vita utile della batteria o causare danni. Le curve di carica sono progettate in modo specifico per ciascun tipo di batteria al fine di ottenere i migliori risultati in termini di durata e prestazioni.

I profili di carica WA e WOWA  sono due standard di ricarica per batterie utilizzati principalmente in applicazioni industriali, come carrelli elevatori e muletti elettrici impiegati in magazzini e stabilimenti industriali. Questi standard definiscono le modalità di ricarica e le specifiche tecniche per garantire una ricarica sicura ed efficiente delle batterie dei veicoli elettrici utilizzati in questi ambienti. Di seguito una breve spiegazione di entrambi i profili:

  1. Profilo di carica WA:

    • Il profilo di carica WA è progettato per applicazioni in cui i veicoli elettrici vengono ricaricati in una stazione di ricarica dedicata in officina o in un'area specifica all'interno dell'impianto.
    • Questo profilo di carica può prevedere una carica più intensa e rapida, poiché i veicoli sono generalmente fermi e fuori servizio durante la ricarica.
    • L'obiettivo principale del profilo di carica WA è ricaricare le batterie nel minor tempo possibile per massimizzare la produttività dei veicoli elettrici.
  2. Profilo di carica WOWA:

    • Il profilo di carica WOWA è adatto a situazioni in cui i veicoli elettrici devono essere caricati direttamente sul posto, cioè nei corridoi o negli spazi di lavoro del magazzino.
    • Questo profilo di carica è progettato per garantire la sicurezza e la gestione efficiente delle batterie durante il processo di ricarica.
    • Poiché i veicoli elettrici in applicazioni WOWA spesso devono essere in servizio durante le operazioni di ricarica, il profilo è progettato per fornire una carica più lenta, che riduce al minimo l'impatto sulla produttività.
    • La carica WOWA è nota per essere più delicata e meno intensiva rispetto alla carica WA.

Entrambi questi profili di carica sono definiti per ottimizzare la gestione delle batterie nei veicoli elettrici industriali e per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascuna applicazione. La scelta tra il profilo WA e il profilo WOWA dipenderà dall'ambiente e dalle esigenze operative in cui i veicoli elettrici sono utilizzati.

I caricabatterie a trasformatore e i caricabatterie ad alta frequenza sono due tipi di caricabatterie utilizzati per ricaricare le batterie. Presentano differenze nei principi di funzionamento, negli svantaggi e nei vantaggi, a seconda delle applicazioni specifiche. Ecco una panoramica delle differenze tra i due:

Caricabatterie a Trasformatore:

Principio di Funzionamento:

  • I caricabatterie a trasformatore utilizzano un trasformatore per aumentare o abbassare la tensione della linea elettrica in ingresso al valore richiesto per la ricarica della batteria.
  • Questi caricabatterie possono utilizzare una frequenza di rete elettrica standard, di solito a 50 Hz o 60 Hz.

Vantaggi:

  • Affidabilità: I caricabatterie a trasformatore sono noti per la loro robustezza e affidabilità. Hanno una lunga durata e richiedono meno manutenzione rispetto ad alcuni caricabatterie ad alta frequenza.
  • Costo: In generale, i caricabatterie a trasformatore tendono ad essere più economici da acquistare rispetto ai caricabatterie ad alta frequenza.

Svantaggi:

  • Peso e Dimensioni: I trasformatori possono essere ingombranti e pesanti, il che può rendere i caricabatterie a trasformatore meno adatti ad applicazioni in cui lo spazio è limitato.
  • Efficienza: I caricabatterie a trasformatore tendono ad essere meno efficienti di quelli ad alta frequenza, in quanto generano più calore durante la ricarica, il che può comportare sprechi di energia.

Caricabatterie ad Alta Frequenza:

Principio di Funzionamento:

  • I caricabatterie ad alta frequenza utilizzano componenti elettronici per convertire l'energia elettrica a frequenze più elevate, spesso nell'ordine dei kHz o MHz.
  • Questi caricabatterie sono progettati per operare a frequenze molto più elevate rispetto ai caricabatterie a trasformatore.

Vantaggi:

  • Efficienza: I caricabatterie ad alta frequenza tendono ad essere più efficienti rispetto a quelli a trasformatore, generando meno calore durante la ricarica.
  • Peso e Dimensioni: A causa della frequenza più elevata, i caricabatterie ad alta frequenza possono essere più compatti e leggeri, rendendoli adatti ad applicazioni in cui lo spazio è limitato.
  • Maggior controllo: Questi caricabatterie spesso offrono maggiore flessibilità nella regolazione delle curve di carica per adattarsi alle esigenze specifiche delle batterie.

Svantaggi:

  • Complessità: La tecnologia ad alta frequenza è generalmente più complessa, il che può comportare costi di produzione più elevati e una maggiore complessità nella manutenzione e nella riparazione.

La scelta tra un caricabatterie a trasformatore e uno ad alta frequenza dipenderà dalle esigenze specifiche dell'applicazione. I caricabatterie ad alta frequenza sono spesso preferiti quando è necessario un caricabatterie più efficiente, leggero e flessibile, mentre i caricabatterie a trasformatore sono ancora ampiamente utilizzati in applicazioni dove la robustezza e la facilità di manutenzione sono prioritarie.

Quali sono i principali passaggi da seguire e di cui tenere conto quando si ricarica un muletto o un veicolo elettrico?

Ecco i passaggi da seguire per ricaricare un muletto o un carrello elevatore elettrico, in base alle informazioni fornite dalla fonte:

Istruzioni Generali per la Ricarica delle Batterie dei Carrelli Elevatori:

  1. Seguire le Specifiche del Produttore: Seguire le specifiche fornite dalla casa costruttrice, che si trovano nel libretto di uso e manutenzione del carrello elevatore.

  2. Aria Sicura e Aspirazione: Assicurarsi che il locale di ricarica sia dotato di un sistema di aspirazione o che ci sia un adeguato ricambio d'aria. Questo è importante perché durante la fase di ricarica delle batterie si produce idrogeno, un gas esplosivo.

  3. Frenare il Mezzo: Durante la ricarica, assicurarsi che il carrello elevatore sia frenato per evitare movimenti accidentali.

  4. Protezione durante il Rabbocco: Se è necessario rabboccare il liquido della batteria, utilizzare guanti e grembiuli antiacido per proteggersi.

  5. Evitare Scintille: Durante la ricarica, manovrare con cura e fare attenzione a non appoggiare oggetti metallici sulle batterie, poiché potrebbero creare scintille.

  6. Divieto di Fumare e Fiamme Libere: È vietato fumare e utilizzare fiamme libere nei locali durante la ricarica delle batterie a causa del rischio di atmosfere esplosive dovute all'idrogeno generato.

Procedura Specifica per la Ricarica:

  1. Posizionare il Carrello Elevatore: Porre il carrello elevatore nella zona di ricarica assegnata, mantenendo una distanza di sicurezza di almeno 1 metro dal carica batterie e dall'impianto elettrico.

  2. Spegnere il Carrello Elevatore: Spegnere il motore del carrello estrarre la chiave di accensione.

  3. Verificare la Sicurezza: Controllare che entro 1 metro dall'area di ricarica non ci siano apparecchiature elettriche, fiamme libere o sigarette accese.

  4. Aerazione: Se la zona di ricarica è al chiuso, attivare gli aspiratori e/o aprire le finestre o portoni per garantire una buona aerazione.

  5. Proteggersi dagli oggetti metallici: Fare attenzione a non toccare i contatti delle batterie con oggetti metallici come orologi o braccialetti.

  6. Aprire il Vano Batteria: Aprire il vano porta batterie e togliere i tappi in modo da permettere la fuoriuscita dell'idrogeno prodotto.

  7. Collegare il Carrello Elevatore al Carica Batterie: Collegare il carrello elevatore al carica batterie tramite l'apposito cavo.

  8. Spegnere il Raddrizzatore e Scollegare: A ricarica conclusa, spegnere il raddrizzatore e solo in seguito estrarre il morsetto dalla batteria.

  9. Richiudere i Tappi e il Vano Batteria: Dopo la ricarica, chiudere i tappi e il vano porta batteria.

Consigli sulla Manutenzione delle Batterie:

  • Verificare il livello dell'elettrolita con i sistemi di rabbocco dell'acqua demineralizzata al termine della ricarica delle batterie al piombo-acido.
  • Mantenere le batterie pulite per evitare dispersioni e corrosioni.
  • Non ingrassare le connessioni, ma solo le prese d'estremità con vaselina pura o grassi neutri.
  • Eliminare eventuali ossidi sulle prese o sui bordi dei cassoni con acqua distillata.

Questi passaggi sono importanti per garantire la sicurezza e la durata delle batterie dei carrelli elevatori durante il processo di ricarica. La procedura tiene conto della potenziale formazione di idrogeno durante la ricarica, che richiede precauzioni speciali per evitare rischi.

La ricarica delle diverse tipologie di batterie presenta differenze significative, poiché ciascun tipo di batteria ha requisiti specifici per la ricarica e richiede un trattamento diverso per mantenere le prestazioni e la durata. Ecco le principali differenze nella ricarica delle batterie al piombo, al litio, AGM (Assorbimento di Vetro Matriciale) e al gel:

  1. Batterie al Piombo (Piombo-Acido):

    • Le batterie al piombo, spesso utilizzate in veicoli, carrelli elevatori e sistemi di alimentazione di emergenza, richiedono una ricarica costante e lenta. La carica lenta impedisce il surriscaldamento e prolunga la vita utile della batteria.
    • La tensione di carica di queste batterie varia leggermente tra 2,25 V e 2,35 V per cella a 25 °C (77 °F), ma questo può variare a seconda del costruttore. La tensione di flottazione per la carica a mantenimento è generalmente intorno a 2,25 V/cella.
    • La ricarica deve essere monitorata attentamente, e la carica deve essere interrotta quando la corrente di carica diminuisce al di sotto di un certo valore.
  2. Batterie al Litio:

    • Le batterie al litio, comunemente utilizzate in veicoli elettrici, dispositivi portatili e altro, richiedono un algoritmo di carica specifico per evitare il surriscaldamento e il danneggiamento. Spesso sono dotate di sistemi di gestione della batteria (BMS) integrati per controllare la carica.
    • La tensione di carica varia notevolmente tra i diversi tipi di batterie al litio (Li-ion, LiFePO4, ecc.) e deve essere seguita attentamente per evitare il surriscaldamento e la sicurezza.
  3. Batterie AGM:

    • Le batterie AGM sono un tipo di batteria al piombo-acido con un'elettrolita assorbito in una matrice di lana di vetro, il che le rende sigillate e senza manutenzione.
    • La tensione di carica per le batterie AGM è simile a quella delle batterie al piombo tradizionali, ma la carica è generalmente più efficiente.
    • La carica a mantenimento è importante per le batterie AGM, poiché evita la perdita di capacità e la stratificazione dell'elettrolita.
  4. Batterie al Gel (GEL):

    • Le batterie al gel sono anch'esse un tipo di batteria al piombo-acido sigillata. L'elettrolita è in forma di gel, il che le rende meno suscettibili alle perdite e agli effetti della temperatura rispetto alle batterie al piombo tradizionali.
    • La tensione di carica per le batterie al gel è simile a quella delle batterie al piombo tradizionali. La carica a mantenimento è importante per queste batterie per evitare la perdita di capacità e la stratificazione del gel.

 

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Come scegliere il condizionatore giusto per le proprie esigenze

Come scegliere il condizionatore giusto per le proprie esigenze

Durante le afose giornate estive, il condizionatore può diventare un prezioso alleato per combattere il caldo e mantenere un ambiente confortevole. Tuttavia, scegliere il condizionatore giusto può essere un'impresa complessa.

In questo articolo, esploreremo i principali fattori da considerare prima dell'acquisto, grazie ai quali sarà più semplice individuare l’offerta di condizionatore più adatta alle proprie esigenze.

Dimensione della stanza e capacità del condizionatore

Il primo fattore da considerare è la potenza del condizionatore. Questa si misura in BTU/h, che sta per British Thermal Unit per ora, e indica la quantità di calore che il condizionatore può rimuovere dall'ambiente in un'ora.

La scelta della potenza dipende dalle dimensioni della stanza in cui si vuole installare il condizionatore. In generale, per calcolare la potenza necessaria si deve moltiplicare la superficie della stanza in metri quadri per 80 o 100, a seconda dell'isolamento termico dell'edificio. Ad esempio, se la stanza è di 20 mq, la capacità del condizionatore dovrà essere di almeno 2000 BTU/h.

Ciò è importante perché un condizionatore troppo piccolo non riuscirà a raffreddare efficacemente la stanza, mentre un condizionatore troppo grande sprecherà energia elettrica.

Classe di efficienza energetica

Il secondo passo per scegliere il condizionatore giusto è valutare la classe energetica, che va dall'A, che è la più efficiente, alla G, la meno efficiente.

Scegliere un condizionatore con una classe energetica alta può essere più costoso, ma è importante non solo per ridurre il consumo di energia elettrica e risparmiare in bolletta, ma anche per ridurre le emissioni di CO2 nell'ambiente.

Filtro dell'aria

I filtri dell'aria sono un elemento cruciale nei condizionatori moderni. Esistono diversi tipi di filtri dell'aria, che possono essere utilizzati per migliorare la qualità dell'aria in casa.

Uno dei filtri più comuni è il filtro HEPA, che utilizza una rete di fibre sottili per catturare particelle sospese nell'aria, come polvere, polline e allergeni.

I filtri al carbone attivo sono un altro tipo di filtro che rimuove gli odori e i gas dannosi dall'aria, particolarmente utili per le persone che vivono in aree con inquinamento atmosferico elevato.

Infine, per chi soffre di allergie o problemi respiratori, esistono anche condizionatori dotati di sistemi di purificazione dell'aria avanzati, che utilizzano gli ioni per distruggere virus, batteri, allergeni e odori presenti nell'aria.

Rumore

Il livello di rumore prodotto dal condizionatore può essere un fattore importante soprattutto se dovrà essere installato in una camera da letto o in un ambiente di lavoro. Un condizionatore rumoroso può infatti disturbare il sonno o la concentrazione.

La rumorosità è generalmente indicata nella scheda tecnica del condizionatore, espressa in decibel (dB), l'unità di misura del suono. In generale, un condizionatore si considera silenzioso se il suo livello di rumore si mantiene sotto i 40-50 dB, mentre un valore superiore ai 60 dB può essere molto fastidioso per l'udito umano.

Funzionalità aggiuntive

Infine, la presenza di funzionalità aggiuntive può fare la differenza nella scelta del condizionatore giusto. I condizionatori moderni offrono infatti diverse opzioni che possono risultare molto utili in base alle proprie esigenze e alle condizioni climatiche dell'ambiente in cui si vuole installare il condizionatore.

Tra le funzionalità più comuni troviamo la modalità notte, che regola la temperatura per garantire un sonno tranquillo, riducendo altresì il rumore e la potenza del flusso d'aria, creando un ambiente silenzioso e confortevole.

Un'altra funzionalità è la modalità deumidificatore, che permette di ridurre l'umidità dell'aria senza abbassare troppo la temperatura.

Inoltre, alcuni modelli di condizionatori offrono funzionalità particolarmente utili per ridurre i consumi e le emissioni, come la modalità eco, che riduce il consumo energetico dell'apparecchio senza sacrificare il comfort dell'ambiente, o i sensori di presenza umana e di movimento, che regolano automaticamente la temperatura in base alla presenza o all'assenza delle persone nell'ambiente.

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Cosa sono le batterie AGM (Absorbent Glass Mat), vantaggi, svantaggi e settori di applicazione.

Introduzione alle batterie AGM: definizione, caratteristiche e funzionamento.

Le batterie AGM (Absorbent Glass Mat) sono una tipologia di batteria al piombo acido che utilizza un sistema di assorbimento del liquido elettrolitico all'interno della matrice in fibra di vetro posizionata tra le piastre del piombo. Questo sistema permette di ottenere una maggiore efficienza di erogazione di energia e di ridurre le perdite di acido.

Le batterie AGM sono state introdotte sul mercato negli anni '80 e rappresentano un'alternativa più efficiente e sicura rispetto alle batterie al piombo tradizionali. La loro costruzione prevede l'utilizzo di una matrice in fibra di vetro porosa che viene inumidita dal liquido elettrolitico, il quale viene assorbito e trattenuto all'interno della matrice, impedendo la fuoriuscita del liquido elettrolitico, anche in caso di rottura o inclinazione della batteria.

Le batterie AGM sono in grado di erogare energia con una maggiore efficienza rispetto alle batterie al piombo tradizionali, grazie alla maggiore superficie di contatto tra le piastre e l'elettrolito. Questa caratteristica permette alle batterie AGM di essere in grado di erogare una maggiore quantità di energia in un tempo inferiore rispetto alle batterie al piombo tradizionali, rendendole ideali per applicazioni che richiedono una maggiore potenza di erogazione, come ad esempio in sistemi di alimentazione di emergenza (UPS) o sistemi di avviamento dei motori.

Le batterie AGM sono anche caratterizzate da una maggiore resistenza alle vibrazioni, grazie alla costruzione interna con la matrice in fibra di vetro, che rende la batteria più resistente. Questa caratteristica le rende particolarmente adatte per applicazioni in ambienti con vibrazioni elevate, come ad esempio per applicazioni in campo automobilistico o nautico.

Vantaggi delle batterie AGM rispetto ad altri tipi di batterie al piombo

Le batterie AGM offrono numerosi vantaggi rispetto ad altre tecnologie di batterie al piombo. In primo luogo sono a tenuta stagna e non richiedono manutenzione. Ciò significa che non c'è bisogno di aggiungere acqua o controllare il livello dell'elettrolita, il che riduce notevolmente il tempo e i costi di manutenzione.

Inoltre, grazie alla loro bassa resistenza interna, le batterie AGM possono erogare una grande quantità di energia in breve tempo, il che le rende ideali per applicazioni ad alta intensità come l'avviamento del motore elettrico. Inoltre, le batterie AGM sono in grado di mantenere una tensione costante durante la loro durata di vita, il che consente di alimentare in modo più stabile gli apparecchi elettronici sensibili.

Un altro vantaggio delle batterie AGM è la loro capacità di essere ricaricate molto rapidamente. Rispetto ad altre batterie al piombo, le batterie AGM possono essere ricaricate con una corrente più elevata, riducendo il tempo di ricarica complessivo e aumentando l'efficienza dell'intero sistema di accumulo energetico. Inoltre, come anticipato nel paragrafo precedente, sono molto resistenti alle vibrazioni, il che le rende ideali per applicazioni mobili come veicoli, barche e apparecchiature mobili.

Infine, le batterie AGM sono generalmente più economiche rispetto ad altre tecnologie di batterie al piombo, come le batterie al gel. Anche se il prezzo di acquisto iniziale può essere leggermente più elevato rispetto alle batterie tradizionali, i bassi costi di manutenzione e la durata più lunga delle batterie AGM le rendono una scelta conveniente a lungo termine.

Applicazioni delle batterie AGM: dove vengono utilizzate maggiormente e perché

Le batterie AGM sono utilizzate in una vasta gamma di applicazioni, grazie alle loro prestazioni affidabili e alla manutenzione ridotta. In generale, le batterie AGM sono ideali per le applicazioni che richiedono una maggiore corrente di spunto o che richiedono un'elevata densità di energia in un pacchetto di batterie relativamente piccolo.

Una delle applicazioni principali delle batterie AGM è nel settore dei veicoli, dove vengono utilizzate come batterie di avviamento per autoveicoli, moto, barche e altri mezzi di trasporto. Grazie alla loro capacità di fornire elevate correnti di spunto, le batterie AGM sono in grado di far partire facilmente i motori, anche in condizioni climatiche avverse. Inoltre, le batterie AGM sono spesso utilizzate nei sistemi di sicurezza e antincendio, nei sistemi di illuminazione di emergenza e nei sistemi di alimentazione di backup (UPS).

Le batterie AGM sono anche comunemente utilizzate nelle applicazioni fotovoltaiche e nei sistemi di accumulo di energia rinnovabile, tra i quali anche le turbine eoliche. Grazie alla loro capacità di immagazzinare energia in modo efficiente e affidabile, le batterie AGM sono in grado di garantire un'energia costante e continua, anche durante periodi di scarsa illuminazione solare o di bassa velocità del vento.

Inoltre, le batterie AGM sono utilizzate in applicazioni industriali, come le attrezzature di telecomunicazioni, i sistemi di controllo del traffico aereo e i sistemi di sicurezza delle infrastrutture. Queste applicazioni richiedono prestazioni affidabili e di alta qualità, e le batterie AGM sono in grado di fornire la potenza e l'energia necessarie per far funzionare questi sistemi.

Infine, le batterie AGM sono spesso utilizzate nei sistemi di alimentazione di backup per i data center, le banche, le strutture ospedaliere e altre applicazioni critiche. Grazie alla loro affidabilità e alla manutenzione ridotta, le batterie AGM sono in grado di garantire la continuità dell'alimentazione durante le interruzioni di corrente, proteggendo le attività e i dati importanti da eventuali perdite o danni.

Manutenzione delle batterie AGM: come preservarne la durata e la performance.

Le batterie AGM (Absorbed Glass Mat) sono conosciute per essere delle batterie a bassa manutenzione, poiché richiedono meno attenzioni rispetto ad altre batterie al piombo. Tuttavia, alcune precauzioni possono aiutare a preservarne la durata e la performance.

Innanzitutto, è importante evitare di scaricare completamente la batteria, poiché questo può danneggiarla. Allo stesso modo, è consigliabile evitare di sovraccaricare la batteria, poiché questo può portare alla formazione di gas tossici e infiammabili, come l'idrogeno e l'ossigeno.

Per prolungare la durata delle batterie AGM, è importante mantenerle cariche. Se le batterie vengono lasciate scariche per un periodo di tempo prolungato, possono subire un deterioramento irreversibile. È consigliabile utilizzare un caricabatterie dedicato per ricaricare le batterie AGM e non esporle a temperature eccessivamente elevate o basse.

In caso di stoccaggio a lungo termine, le batterie AGM devono essere conservate in un luogo fresco e asciutto, con una carica minima del 50%. Se le batterie vengono lasciate a riposo per un periodo di tempo prolungato senza essere caricate, possono subire una perdita di capacità.

Inoltre, le batterie AGM possono accumulare una piccola quantità di solfati sulla superficie delle piastre durante l'uso, il che può ridurre la capacità della batteria. È possibile pulire la superficie delle piastre con un detergente specifico per batterie al piombo.

Infine, è importante ricordare che le batterie AGM sono pur sempre batterie al piombo e contengono sostanze chimiche pericolose. È quindi importante maneggiare le batterie con cautela, utilizzando guanti e occhiali di protezione, e smaltirle in modo responsabile in conformità con le normative ambientali locali.

Confronto tra batterie AGM e altre tecnologie di accumulo energetico: quale scegliere per le varie esigenze.

Le batterie AGM sono una scelta comune per molte applicazioni, ma ci sono altre tecnologie di accumulo energetico sul mercato che potrebbero essere considerate a seconda delle esigenze specifiche dell'utente.

Per esempio, le batterie al litio sono sempre più popolari nei sistemi di accumulo energetico, grazie alla loro alta densità energetica, alle dimensioni compatte e alla lunga durata. Sono anche più leggere rispetto alle batterie AGM e possono essere caricate più velocemente. Tuttavia, i costi di acquisto sono solitamente più elevati rispetto alle batterie AGM.

Le batterie al piombo aperto sono un'altra opzione, spesso utilizzata in applicazioni a basso costo o in ambienti industriali, ma richiedono una manutenzione più frequente rispetto alle batterie AGM. Inoltre, le batterie al piombo aperto richiedono una maggiore quantità di spazio e possono richiedere l'installazione di sistemi di ventilazione.

Le batterie al nichel-cadmio (NiCad) sono un'altra alternativa, utilizzate spesso in applicazioni industriali e per il backup di emergenza. Tuttavia, i NiCad sono meno efficienti rispetto alle batterie AGM, hanno una durata di vita più breve e sono più costose.

 

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Tutto sulle batterie al gel: cosa sono, come funzionano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alle batterie al piombo tradizionali

 

Cosa sono le batterie al gel, come funzionano e come sono costruite.

Le batterie al gel rappresentano un tipo di batteria a piombo che utilizza un gel elettrolitico al posto dell'elettrolita liquido utilizzato in altre batterie a piombo. Questo gel elettrolitico fornisce una serie di vantaggi rispetto all'elettrolita liquido, il che rende le batterie al gel una scelta popolare in diverse applicazioni.

La costruzione di una batteria al gel include un involucro in plastica o in metallo che contiene le celle della batteria e il gel elettrolitico. Le celle della batteria sono realizzate con una piastra positiva e una piastra negativa che sono separate da un divisorio permeabile. Questo divisorio impedisce alle piastre di entrare in contatto e causa la reazione elettrochimica necessaria per generare l'elettricità.

Il gel elettrolitico che viene utilizzato nelle batterie al gel è una miscela di acido solforico, silice e acqua. Questa miscela viene solidificata in un gel attraverso l'aggiunta di una sostanza gelling agente, che conferisce alla miscela una consistenza di gel. Il gel elettrolitico viene quindi posizionato all'interno dell'involucro della batteria, circondando le celle della batteria e formando una barriera tra le piastre elettrodi.

Il funzionamento delle batterie al gel si basa sulla stessa reazione chimica di altre batterie al piombo, con la differenza che il gel elettrolitico viene utilizzato al posto dell'elettrolita liquido. Quando la batteria viene caricata, il solfato di piombo presente sulle piastre negative viene convertito in piombo e acido solforico, mentre il piombo ossido sulle piastre positive viene convertito in piombo perossido e acido solforico. Quando la batteria viene utilizzata, i processi si invertono e il piombo e l'acido solforico si combinano per generare energia elettrica.

In sintesi, le batterie al gel rappresentano una tecnologia di accumulo energetico popolare grazie alla loro capacità di fornire energia costante per periodi prolungati e alla loro resistenza alle perdite di acido. La loro costruzione e funzionamento differiscono da quelli delle batterie a piombo tradizionali grazie all'utilizzo del gel elettrolitico, che conferisce loro una serie di vantaggi distintivi.

Vantaggi delle batterie al gel rispetto ad altri tipi di batterie a piombo

Le batterie al gel hanno numerosi vantaggi rispetto ad altri tipi di batterie a piombo. Uno dei vantaggi principali è che le batterie al gel sono completamente sigillate, il che le rende a prova di perdite e sicure da utilizzare in qualsiasi posizione. Inoltre, le batterie al gel non richiedono manutenzione, poiché non richiedono aggiunta di acqua o elettrolita. Questo significa che non c'è bisogno di preoccuparsi di eventuali perdite di acido durante la ricarica.

Un altro vantaggio delle batterie al gel è la loro capacità di sopportare temperature estreme. Poiché le batterie al gel non contengono acqua liquida, non subiscono danni se esposte a temperature estreme. Questo le rende ideali per l'uso in applicazioni come veicoli elettrici, sistemi di alimentazione di emergenza (UPS e sistemi di accumulo) e telecomunicazioni.

Le batterie al gel hanno anche un tasso di autodescarica molto basso, il che significa che possono essere conservate per lungo tempo senza perdere la loro carica. Ciò le rende ideali per le applicazioni di backup o di emergenza, poiché possono fornire energia immediatamente quando necessario.

Infine, le batterie al gel sono anche molto resistenti alle vibrazioni e agli urti. Questo le rende ideali per l'uso in veicoli elettrici, impianti di produzione immagazzinamento di energia rinnovabile, macchinari pesanti e altri ambienti di lavoro impegnativi.

Manutenzione e sicurezza delle batterie al gel: cosa fare per garantire una lunga durata

Le batterie al gel sono progettate per essere a prova di perdite e richiedono una manutenzione molto ridotta rispetto ad altri tipi di batterie. Tuttavia, è importante seguire alcune semplici precauzioni per garantire una lunga durata e prevenire eventuali perdite di acido.

Per prima cosa, è importante tenere le batterie al gel pulite e asciutte. Qualsiasi deposito o sporco sulla superficie delle batterie può causare una diminuzione delle prestazioni o potenziali problemi di surriscaldamento. Utilizzare un panno pulito e asciutto per rimuovere qualsiasi sporco o polvere dalle batterie.

Inoltre, è importante controllare regolarmente il livello di carica delle batterie. Le batterie al gel possono subire danni se rimangono scariche per un periodo di tempo prolungato, quindi è importante ricaricarle regolarmente per mantenerle al massimo delle prestazioni. Ciò è particolarmente importante durante i mesi invernali, quando la ridotta quantità di luce solare può influire sulle prestazioni delle batterie.

Per quanto riguarda la sicurezza, è importante trattare le batterie al gel con cura. Non utilizzare mai oggetti metallici o taglienti per rimuovere le batterie o per accedere ai terminali. Inoltre, è importante evitare di esporre le batterie a temperature estreme o alla luce solare diretta, poiché ciò può influire sulla loro capacità di funzionare correttamente.

In caso (raro) di perdite di acido, è importante agire rapidamente per prevenire danni alle superfici circostanti e per ridurre al minimo i rischi per la salute. Indossare sempre guanti di gomma e occhiali di protezione quando si maneggiano le batterie al gel e assicurarsi di disporre dei materiali contaminati in modo sicuro e corretto.

Quanto costano le batterie al gel: valutazione a lungo termine e confronto con altre tecnologie di accumulo energetico

Il costo delle batterie al gel è uno dei fattori più importanti da considerare quando si sceglie un sistema di accumulo energetico. Nel breve termine, il prezzo delle batterie al gel potrebbe essere più elevato rispetto ad altre tecnologie, come le batterie al piombo acido o alle celle a combustibile. Tuttavia, a lungo termine, le batterie al gel possono rappresentare una scelta più conveniente grazie alla loro maggiore durata e alla minore manutenzione richiesta.

Inoltre, le batterie al gel hanno anche un ciclo di vita molto lungo, che può superare i 10 anni se vengono gestite correttamente. Questo significa che il costo totale delle batterie al gel potrebbe essere inferiore rispetto ad altre tecnologie di accumulo energetico, poiché le sostituzioni sono meno frequenti e quindi il costo a lungo termine è ridotto.

Inoltre, le batterie al gel offrono una maggiore efficienza di carica e scarica rispetto alle batterie al piombo acido, che significa che ci vuole meno energia elettrica per caricarle completamente e che sono in grado di mantenere una tensione costante per un periodo di tempo più lungo. Ciò può ridurre i costi di utilizzo a lungo termine e aumentare la loro durata complessiva.

Tuttavia, le batterie al gel potrebbero non essere sempre la scelta migliore per tutti i casi di utilizzo. Ad esempio, in alcune applicazioni che richiedono una capacità di scarica rapida e frequente, come nei veicoli elettrici ad alta performance, le batterie al litio possono essere la scelta migliore.

 

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Guida alle tipologie di batterie elettriche presenti sul mercato. Quali sono e come funzionano.

Con il progressivo spostarsi della generazione elettrica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, è cresciuta la richiesta di poter accumulare ed utilizzare in un secondo momento l'energia elettrica prodotta. Di conseguenza è cresciuta la richiesta di batterie elettriche da impiegare nei sistemi di accumulo.

In questo breve articolo faremo una rapida panoramica delle principali tipologie di batterie elettriche, comprensibile anche ai neofiti. In alcuni articoli successivi approfondiremo nel dettaglio ciascuna di queste tecnologie, con un focus particolare sulle ultime tecnologie.

 

Ci sono diverse tipologie di batterie elettriche presenti oggi sul mercato, tra cui:

  1. Batterie al piombo-acido: Sono le batterie più economiche e utilizzate principalmente per le applicazioni automotive. Tuttavia, sono pesanti e hanno una vita utile relativamente breve.

  2. Batterie al nichel-cadmio (NiCad): Sono state ampiamente utilizzate in passato, ma sono state sostituite da tecnologie più avanzate. Hanno una densità energetica relativamente bassa e contengono materiali tossici.

  3. Batterie al nichel-metallo idruro (NiMH): Sono una scelta più ecologica rispetto alle batterie NiCad. Hanno una densità energetica leggermente superiore, ma sono ancora relativamente pesanti.

  4. Batterie agli ioni di litio (Li-ion): Sono la tecnologia più comune utilizzata in dispositivi portatili come smartphone, tablet e laptop. Sono leggere, hanno una densità energetica elevata e una vita utile relativamente lunga.

  5. Batterie al polimero di litio-ion (Li-poly): Sono simili alle batterie Li-ion, ma utilizzano un'elettrolita solido al posto di uno liquido, che le rende più sottili e flessibili. Sono spesso utilizzate in dispositivi come smartwatch e droni.

  6. Batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4): Sono una tecnologia emergente che sta diventando sempre più popolare per le applicazioni di stoccaggio dell'energia. Sono più sicure e durature rispetto alle batterie Li-ion, ma hanno una densità energetica inferiore.

  7. Batterie a flusso: Queste batterie utilizzano due elettroliti liquidi separati da una membrana, che consente di archiviare grandi quantità di energia. Sono utilizzate principalmente per l'archiviazione di energia a livello industriale.

Ci sono anche altre tecnologie emergenti come le batterie al sodio-ion e le batterie a stato solido, che potrebbero diventare più comuni in futuro.

Una batteria al piombo funziona utilizzando due elettrodi di piombo immersi in un elettrolita di acido solforico diluito. Quando la batteria è in carica, viene applicata una corrente esterna che spinge gli ioni di piombo dalle piastre negative a quelle positive, dove vengono convertiti in piombo perossido e piombo metallico rispettivamente. Quando la batteria viene scaricata, il processo viene invertito e i due ioni di piombo reagiscono con l'acido solforico per erogare energia.

I pregi delle batterie al piombo sono che sono relativamente economiche, robuste e affidabili, con un'ampia gamma di applicazioni, dall'automotive (sistemi di accensione per motori endotermici) ai sistemi di backup di emergenza come gli UPS e i soccorritori. Inoltre, sono facilmente riciclabili e possono essere smaltite in modo relativamente sicuro.

Tuttavia, ci sono anche diversi difetti delle batterie al piombo. Innanzitutto, hanno una densità energetica relativamente bassa rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che significa che possono immagazzinare meno energia per unità di peso. Inoltre, sono relativamente pesanti e voluminose rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che le rende meno adatte per le applicazioni che richiedono portabilità e compattezza. Inoltre, le batterie al piombo sono soggette a problemi di autoscarica e sono sensibili alle temperature estreme, il che può ridurne la vita utile. Infine, il piombo è un metallo tossico e l'estrazione e la lavorazione del piombo possono avere un impatto negativo sull'ambiente.

Batterie al Nichel-Cadmio: funzionamento, pregi e difetti.

Una batteria al Nichel Cadmio (NiCd) è composta da una coppia di elettrodi, un anodo di cadmio (Cd) e un catodo di ossido di nichel (NiO). Gli elettrodi sono separati da un separatore impregnato di elettrolita alcalino, generalmente una soluzione di idrossido di potassio (KOH) o idrossido di sodio (NaOH).

Quando la batteria viene caricata, gli ioni di cadmio si muovono verso il catodo, dove reagiscono con l'ossido di nichel per formare idrossido di nichel e cadmio metallico. Questa reazione produce energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo elettronico.

Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario. Gli ioni di cadmio vengono liberati dal catodo e si combinano con l'idrossido di potassio o idrossido di sodio nell'elettrolita per formare cadmio idrossido e ossido di nichel. Questa reazione consuma l'energia elettrica immagazzinata nella batteria.

Il principale pregio di una batteria al Nichel Cadmio è la sua affidabilità e durata nel tempo, con una vita media di 1000 cicli di ricarica/scarica. Inoltre, le batterie NiCd sono in grado di fornire una corrente costante per un periodo prolungato di tempo, rendendole adatte per applicazioni ad alta corrente come avviatori per motori o per l'illuminazione di emergenza.

Tuttavia, le batterie al Nichel Cadmio hanno anche alcuni svantaggi. In primo luogo, contengono materiali tossici come il cadmio che rappresentano un rischio per la salute umana e per l'ambiente se smaltiti in modo improprio. Inoltre, le batterie NiCd hanno una bassa densità energetica rispetto ad altre tecnologie di batterie al litio, al piombo o all'acido solforico, il che significa che occupano più spazio a parità di quantità di energia immagazzinata. Infine, le batterie NiCd possono soffrire di "effetto memoria", che significa che se vengono ricaricate prima che si esaurisca completamente la loro carica, potrebbero ridurre la capacità massima della batteria.

Batterie al Nichel-Metallo-Idruro (NiMH)

Le batterie al nichel-metallo idruro (NiMH) sono una tecnologia di batterie ricaricabili che utilizza un catodo di nichel, un anodo di idrogeno assorbito su lega di metallo elettrochimicamente attiva e un elettrolita a base di idrossido di potassio. Queste batterie sono spesso utilizzate in dispositivi elettronici di consumo come fotocamere digitali, giocattoli e telecomandi.

I vantaggi delle batterie NiMH sono diversi. In primo luogo, hanno una maggiore capacità rispetto alle batterie al nichel-cadmio (NiCad) e possono immagazzinare più energia per unità di peso. Inoltre, non soffrono dell'"effetto memoria" che era comune nelle batterie NiCad. Infine, le batterie NiMH sono relativamente economiche da produrre e sono considerate meno tossiche rispetto alle batterie al piombo.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie NiMH. In primo luogo, hanno una tendenza a perdere la carica nel tempo, anche quando non vengono utilizzate, cioè hanno una maggiore autoscarica rispetto alle batterie al litio e possono richiedere una carica più frequente. Inoltre, possono essere meno stabili rispetto alle batterie al litio e possono essere soggette a surriscaldamento o esplosione se non utilizzate o ricaricate correttamente.

In generale, le batterie NiMH sono una scelta popolare per i consumatori che desiderano una batteria ricaricabile con una buona capacità e che non vogliono pagare un prezzo elevato. Tuttavia, se la durata della batteria e le prestazioni sono una priorità, le batterie al litio-ion o al polimero di litio-ion (Li-poly) potrebbero essere una scelta migliore.

Una batteria agli ioni di litio (Li-ion) è composta da un anodo di grafite, un catodo di un materiale come l'ossido di cobalto o l'ossido di manganese, e un elettrolita liquido contenente ioni di litio.

Quando la batteria viene caricata, gli ioni di litio si muovono dall'elettrolita verso il catodo, dove si combinano con gli ioni di ossigeno per formare ioni di litio e ossido di cobalto o di manganese. Questa reazione produce energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo elettronico.

Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario. Gli ioni di litio vengono liberati dal catodo e si muovono verso l'anodo attraverso l'elettrolita, producendo energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare un dispositivo.

Le batterie agli ioni di litio sono state sviluppate negli anni '90 e sono diventate popolari per l'uso in dispositivi elettronici portatili come telefoni cellulari, computer portatili e fotocamere digitali. Tra i vantaggi delle batterie Li-ion ci sono:

  • Elevata densità energetica: le batterie agli ioni di litio hanno una delle più alte densità di energia disponibili, il che significa che possono immagazzinare una grande quantità di energia in un piccolo volume.

  • Basso tasso di auto-scarica: le batterie Li-ion perdono la loro carica a un tasso molto basso, il che significa che possono mantenere la loro carica per lungo tempo senza essere utilizzate.

  • Lunga durata: le batterie agli ioni di litio hanno una vita utile più lunga rispetto ad altre tecnologie di batterie ricaricabili.

Tuttavia, le batterie agli ioni di litio hanno anche alcuni svantaggi, tra cui:

  • Costo elevato: le batterie Li-ion sono generalmente più costose rispetto ad altre tecnologie di batterie.

  • Sensibilità alle alte temperature: le batterie agli ioni di litio possono subire danni se esposte a temperature elevate.

  • Potenziale rischio di incendio: se danneggiate o utilizzate in modo improprio, le batterie Li-ion possono surriscaldarsi e prendere fuoco.

  • Tasso di degradazione: le batterie Li-ion possono subire una certa degradazione nel tempo e perdere gradualmente la loro capacità di immagazzinare energia.

Una batteria al polimero di litio-ion (Li-poly) funziona utilizzando un elettrolita solido al posto di uno liquido, che le rende più sottili e flessibili. All'interno della batteria, gli ioni di litio fluiscono tra l'anodo e il catodo attraverso l'elettrolita solido, che è spesso costituito da un polimero.

I vantaggi delle batterie Li-poly sono numerosi:

  • in primo luogo, sono molto leggere e sottili, il che le rende ideali per l'utilizzo in dispositivi portatili come smartphone, tablet e laptop.
  • Sono altamente efficienti e possono immagazzinare più energia per unità di peso rispetto alle batterie al piombo o al nichel-cadmio (NiCad)
  • non hanno il problema dell'effetto memoria, che era comune con le vecchie tecnologie di batterie NiCad e NiMH;
  • sono generalmente più sicure rispetto alle altre tecnologie di batterie al litio, perché sono meno soggette a surriscaldamento e incendio.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie Li-poly:

  • sono relativamente costose da produrre rispetto ad altre tecnologie di batterie
  • la densità di energia delle batterie Li-poly è ancora inferiore rispetto alle batterie Li-ion, il che significa che possono immagazzinare meno energia per unità di peso
  • possono essere soggette a problemi di gonfiaggio e degradazione della capacità nel tempo, soprattutto se non vengono utilizzate correttamente o se non vengono conservate adeguatamente.

Batteria al polimero di litio-ferro-fosfato (LiFePO4)

Le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4) sono un tipo di batteria agli ioni di litio che utilizzano il ferro come materiale del catodo e il fosfato come materiale dell'anodo. Questa tecnologia è stata sviluppata per fornire una soluzione più sicura e affidabile rispetto ad altre batterie agli ioni di litio.

Il funzionamento delle batterie LiFePO4 è simile a quello delle altre batterie agli ioni di litio. Quando la batteria viene caricata, gli ioni di litio si muovono dall'anodo al catodo attraverso l'elettrolita, producendo energia elettrica. Quando la batteria viene scaricata, il processo avviene al contrario, con gli ioni di litio che si muovono dal catodo all'anodo.

Tra i principali vantaggi delle batterie LiFePO4 ci sono:

  • Sicurezza: a differenza di altre batterie agli ioni di litio, le batterie LiFePO4 sono meno sensibili alle alte temperature e meno inclini a prendere fuoco o a esplodere. Questo le rende più sicure da utilizzare in situazioni in cui la sicurezza è una preoccupazione importante.

  • Durata: le batterie LiFePO4 hanno una vita utile più lunga rispetto ad altre batterie ricaricabili e possono durare fino a 10 anni con una corretta manutenzione.

  • Efficienza: le batterie LiFePO4 sono altamente efficienti e possono convertire l'energia elettrica in energia chimica con una perdita minima di energia.

  • Ecocompatibilità: le batterie LiFePO4 sono più ecologiche rispetto ad altre tecnologie di batterie, poiché utilizzano materiali non tossici e non contengono metalli pesanti.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi delle batterie LiFePO4, tra cui:

  • Costo elevato: le batterie LiFePO4 sono generalmente più costose rispetto ad altre tecnologie di batterie.

  • Capacità di scarica limitata: le batterie LiFePO4 hanno una capacità di scarica limitata rispetto ad altre tecnologie di batterie, il che significa che potrebbero non essere adatte per alcune applicazioni ad alta potenza.

  • Peso elevato: le batterie LiFePO4 sono più pesanti rispetto ad altre tecnologie di batterie a causa dell'utilizzo di materiali come il ferro e il fosfato.

In generale, le batterie LiFePO4 sono una scelta popolare per applicazioni che richiedono una maggiore sicurezza e durata, come veicoli elettrici e sistemi di accumulo energetico per abitazioni e imprese.

Batterie a flusso

Le batterie a flusso sono un tipo di batteria che utilizza una soluzione elettrolitica di solito contenente una miscela di metalli. A differenza delle batterie convenzionali, le batterie a flusso separano il materiale di carica dall'elettrolita, creando una soluzione flussante che può essere immagazzinata in un serbatoio esterno e poi pompata attraverso una cella elettrochimica per generare elettricità.

Le batterie a flusso sono particolarmente utili per il loro potenziale di scala, in quanto la capacità di immagazzinamento dell'energia può essere aumentata semplicemente aggiungendo più soluzione elettrolitica. Inoltre, poiché l'elettrolita viene utilizzato solo per produrre elettricità, il materiale di carica può essere utilizzato in modo più efficiente rispetto alle batterie convenzionali.

Le batterie a flusso sono anche notevoli per la loro capacità di ricarica rapida, poiché il liquido può essere semplicemente pompato attraverso la cella elettrochimica più velocemente per produrre più elettricità. Questo le rende una scelta ideale per applicazioni in cui è necessaria una rapida risposta energetica, come nei sistemi di alimentazione di emergenza.

Tuttavia, le batterie a flusso hanno anche alcuni svantaggi. La loro densità di energia è attualmente inferiore a quella delle batterie al litio-ion, il che significa che richiedono un volume maggiore per immagazzinare la stessa quantità di energia. Inoltre, la soluzione elettrolitica può essere corrosiva e tossica, il che richiede attenzione nella sua gestione e smaltimento.

In sintesi, le batterie a flusso sono un tipo di batteria interessante e in via di sviluppo che offre un potenziale di scala e di efficienza energetica superiore rispetto alle batterie convenzionali. Tuttavia, il loro uso è attualmente limitato a poche applicazioni specifiche a causa delle sfide tecniche e del costo associato alla loro produzione e gestione.

 

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Come acquisire crediti formativi per ingegneri? Guida alla scelta dei corsi

Come acquisire crediti formativi per ingegneri? Guida alla scelta dei corsi

I crediti formativi rappresentano un requisito essenziale per mantenere l'abilitazione professionale e garantire un'adeguata formazione e un aggiornamento continuo. Ma come si fa a ottenere i crediti formativi per ingegneri? E quali sono i corsi migliori per acquisirli?

Cosa sono i crediti formativi per ingegneri?

I crediti formativi per ingegneri sono un sistema di misurazione che attesta l’effettiva partecipazione dei professionisti ad attività formative e di aggiornamento. Ogni attività è contrassegnata da un certo numero di crediti formativi in base alla durata e alla complessità. Nel caso specifico, gli ingegneri devono acquisire almeno 30 CFP per ogni anno solare per mantenere la propria abilitazione professionale.

Quali sono i corsi che valgono crediti formativi?

Esistono diverse soluzioni che i professionisti possono individuare per ottenere il corretto numero di crediti nel corso del triennio.

Al primo posto troviamo i corsi di formazione professionale, ovvero la forma più comune per ottenere crediti formativi per gli ingegneri. Questi corsi sono progettati per aiutare i professionisti a sviluppare nuove competenze, acquisire conoscenze specialistiche e rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie e tendenze nel loro campo.

A seguire possiamo trovare le conferenze e i seminari che offrono agli ingegneri l'opportunità di ascoltare presentazioni e interventi su argomenti di interesse e di partecipare a discussioni con esperti del settore. Queste attività possono essere altamente specializzate e fornire informazioni dettagliate sui problemi attuali del settore. Si tratta quindi di eventi di grande importanza che possono arricchire il bagaglio dell’ingegnere con esperienze e competenze acquisite da altri colleghi.

Le attività di ricerca, come la partecipazione a progetti o la pubblicazione di articoli accademici, possono anche offrire la possibilità di accumulare crediti formativi. Queste attività offrono un'opportunità per gli ingegneri di sviluppare ulteriormente le proprie competenze ma anche di contribuire alla comunità accademica.

Come scegliere i corsi giusti?

Scegliere i corsi giusti per acquisire CFP può essere un compito difficile. Tuttavia, ci sono alcune strategie che gli ingegneri possono mettere in pratica per assicurarsi di individuare i corsi migliori per le proprie esigenze.

Esaminare il contenuto del corso

Per prima cosa è importante esaminare attentamente il contenuto del corso per determinare se è rilevante per le proprie esigenze di formazione e aggiornamento professionale. Infatti, è possibile seguire corsi che riguardano più o meno direttamente argomenti del proprio campo di specializzazione e che offrono informazioni utili e pratiche. Non tutti i corsi sono idonei al conseguimento dei CFP. Infatti, prima di acquistarli, è bene accertarsi che il corso sia accreditato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).

Considerare la qualità del corso

La qualità del corso è un altro fattore importante da tenere in considerazione. I corsi migliori sono tenuti da docenti qualificati e con esperienza, in grado di offrire una formazione di alta qualità. Inoltre, è necessario verificare la reputazione dell'istituto di formazione o dell'organizzazione che offre il corso per assicurarsi che sia affidabile e riconosciuto nel settore.

Esaminare le modalità di partecipazione

Infine, le modalità di partecipazione rappresentano un fattore importante per accertarsi che il corso sia adatto alle proprie esigenze. Alcuni corsi si possono seguire anche a distanza e online, una modalità che può essere utile per gli ingegneri che lavorano a tempo pieno o che vivono in zone particolari e hanno accesso a un numero limitato di risorse. Altri corsi, invece, possono richiedere la presenza fisica del partecipante in aula, fornendo un'opportunità per interagire in modo diretto con altri professionisti del settore.

Acquisire i crediti formativi è importante per mantenere l'abilitazione professionale e garantire un'adeguata formazione in un campo in costante evoluzione.

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Acquistare un'auto elettrica usata conviene? Vantaggi e svantaggi

Acquistare un'auto elettrica usata conviene? Vantaggi e svantaggi

Le auto elettriche sono diventate una valida alternativa alle classiche vetture con motore a scoppio. Pensate per ridurre gli sprechi di carburante e le emissioni inquinanti nell’aria, stanno conquistando man mano il mercato automobilistico.

Dal momento che costano parecchio, a causa della loro complessità tecnologia, gli automobilisti più parsimoniosi spesso considerano l’acquisto dell’usato. Ed in vero, anche il mercato di seconda mano sta cominciando a popolarsi di auto elettriche acquistabili da coloro che vogliono provare un nuovo modo di concepire le automobili.

Come per l’acquisto di vetture tradizionali, anche per l’acquisto di auto elettriche usate è importante prestare attenzione ad alcuni importanti fattori.

Se riesci a soppesare bene vantaggi e svantaggi, capirai se realmente ti conviene acquistare un’automobile elettrica usata o se invece è meglio affidarsi al nuovo.

I vantaggi di comprare un’auto elettrica usata

Un’auto elettrica usata può essere vantaggiosa da molteplici punti di vista. Vediamo di seguito tutti i pro di un acquisto di seconda mano:

Il prezzo

Il primo fattore che permette alle auto elettriche usate di essere considerate vantaggiose riguarda il prezzo.

Un po’ come accade anche per i veicoli tradizionali, il valore di una macchina elettrica di seconda mano è notevolmente più basso, se confrontato con esemplari “km 0” o nuovi.

Al momento, comprare un’auto elettrica usata conviene in particolare per risparmiare sul costo iniziale, ovvero sul prezzo di listino.

Non funzionando a combustione, rispetto alle auto tradizionali, le elettriche vengono svalutate abbastanza rapidamente, ecco perché si trovano prezzi di seconda mano altamente concorrenziali (tieni presente che le batterie si deteriorano velocemente).

Il risparmio non si ha solo al momento dell’acquisto. Anzi, seguirà anche una convenienza dal punto di vista della manutenzione: automobili con meno componenti meccaniche hanno minore necessità di interventi di manutenzione ordinaria.

La convenienza in termini di utilizzo

Comprare un’auto elettrica usata vuol dire guidare un veicolo conveniente non solo economicamente ma anche dal punto di vista del suo utilizzo.

Optando per un modello di seconda mano infatti avrai la possibilità di andare a lavoro in auto, percorrendo ogni giorno gli stessi chilometri e lo stesso tragitto. In questo modo avrai sempre ben chiari i consumi.

Possibilità di usarla sempre

In generale, chi usa spesso l’auto in città, a bassa velocità nel traffico, potrebbe trovare in una vettura elettrica usata il veicolo ideale adatto a tutte le sue esigenze. La puoi usare ovunque tu vada in città, potrai circolare anche nelle zone in cui vige il blocco del traffico.

Manutenzione

Le auto elettriche concettualmente sono più “easy” di un motore a scoppio ed hanno anche meno pezzi in movimento, con la conseguenza che avrai meno problemi di pezzi di ricambio auto da sostituire nell’arco degli anni di utilizzo.

Auto d’occasione

Che dire poi della offerte da non lasciarsi sfuggire. Se effettui delle accurate ricerche sul mercato dell’usato online, senza fretta e senza superficialità, puoi facilmente imbatterti in una vettura di seconda mano, conveniente e venduta a prezzo d’occasione: ottimo rapporto insomma qualità prezzo.

Ridotto inquinamento e ridotto consumo

Auto elettrica usata è sinonimo di benessere dell’ambiente.

Oltre a risparmiare sul carburante, avrai anche la possibilità di guidare una vettura a emissioni zero di sostanze inquinanti. Da un punto di vista economico, l’elettricità costa meno dei carburanti di origine fossile come diesel, benzina e gas.

Da un punto di vista ambientale, non avvenendo una combustione, non contribuirai alla produzione di smog urbano e non si emettono gas serra.

Gli svantaggi

Il mercato dell’usato delle auto elettriche è ancora in fase di “fioritura”.

Per questo motivo, prima di lanciarsi a capofitto nell’acquisto bisogna considerare gli svantaggi di un acquisto di seconda mano.

Pile sempre scariche

Qual è il motivo per il quale il vecchio proprietario ha deciso di sbarazzarsi della sua auto elettrica? Sicuramente c’è chi lo fa per cambiare la macchina e chi invece ha dovuto fare i conti con le pile sempre scariche. Una delle prime elettriche, magari di costruzione antecedente all’anno 2017-2018, difficilmente percorrerà più di 200-250 km, anche se in buono stato. Orientarsi sul mercato secondario significa in questo senso dover fare i conti con uno svantaggio in termini di tenuta.

Niente incentivi

Se con il nuovo puoi aver accesso a qualche tipo di incentivo, con l’usato non puoi godere né dell’ ecobonus né di altre forme di incentivi, anche se compri di seconda mano presso un concessionario.

Proprio ora che acquistare un'auto nuova di basse emissioni è un gesto che finalmente viene ricompensato dallo Stato e dalle Giunte regionali più sensibili all'ecologia, non optare per il nuovo potrebbe farti perdere la possibilità di godere di vantaggi fiscali.

L’autonomia delle auto elettriche usate

L’autonomia di una vettura elettrica tiene conto di alcuni fattori: dalla capacità della batteria, passando per la resistenza all’aria. Quanto questi fattori sono minati se si acquista di seconda mano? Per rispondere alla domanda devi tenere presente che una batteria con il tempo perde gran parte delle loro proprietà chimico-fisiche. Il che si ripercuote sull’autonomia della vettura che cala in modo lineare.

Sebbene i costruttori garantiscano l’auto per un certo tot di tempo (fino ad arrivare anche a 8 anni) più l’auto è datata più è usurata e minore sarà la sua autonomia. Il consiglio è quello di escludere automobili elettriche che hanno percorso un chilometraggio superiore ai 70 mila 80 mila chilometri.

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Perché è importante evitare le perdite d'aria compressa in un'industria

Perché è importante evitare le perdite d'aria compressa in un'industria

Al fine di massimizzare i profitti è fondamentale ridurre i costi della produzione. Un modo per farlo è la ricerca e la riparazione di perdite di aria compressa, vuoto e gas. Questo tipo di perdite non sono da sottovalutare poiché possono influire fino al 40% sugli sprechi di elettricità. Ecco perché è così importante predisporre un’attenta programmazione e pianificazione per quanto riguarda il monitoraggio delle perdite d’aria compressa.

Le realtà che adottano questa scelta alzano l’asticella dell’affidabilità, aprendosi alla possibilità di ottenere dei risparmi sia in termini di riduzione degli stop alla produzione che di ottimizzazione nella gestione dell’energia.

Da una parte aumenta la qualità dei prodotti che potrebbero altrimenti risultare penalizzati da una mancanza di aria compressa, dall’altra migliora anche la velocità del ciclo produttivo. Optare per una pianificazione concreta delle attività per il monitoraggio di perdite d’aria compressa porta a un veloce ROI per quanto concerne l’intero spettro delle iniziative che puntano a migliorare il livello di affidabilità strutturale.


Questo lavoro è stato spesso tralasciato perché, fino a poco fa non era banale e richiedeva grande sforzo da parte dei manutentori, soprattutto la fase di individuazione delle perdite. Di recente, sono stati introdotti sul mercato strumenti con i quali è ora possibile effettuare questo tipo di controlli e quindi trovare istantaneamente le perdite, quantificarle e fornire un report dettagliato ai manutentori per le riparazioni ed alla direzione per la valutazione del risparmio.

Ci sono perdite di gas molto costosi che possono arrivare anche a 3.000€ al minuto. Infatti, non va considerato come spreco solo la perdita di per sé, va conteggiata anche l’energia elettrica utilizzata per produrre quel surplus di pressione, i costi del compressore e i relativi costi di manutenzione.


Aria compressa, risorsa versatile: come individuare le perdite

Quando parliamo di aria compressa facciamo riferimento a una risorsa estremamente versatile e per questo continuamente utilizzata nel settore industriale. L'aria compressa si può utilizzare in differenti ambiti sempre nel contesto dei processi produttivi. Può essere impiegata per azionare utensili come presse per stampi o sistemi di trasporto oppure cilindri idraulici nel contesto dell’automazione nei processi di fabbricazione. In più è possibile sfruttare l’aria compressa anche per quanto riguarda il corretto funzionamento dei freni pneumatici sia su treni che su flotte mobili.


Ma come fare allora per individuare ed eliminare le perdite d’aria compressa? Bisogna ricorrere a uno strumento molto sofisticato e preciso come una telecamera acustica industriale. Essa infatti consente, in maniera del tutto innovativa, di individuare problematiche come questa attraverso un’analisi del suono. E’ semplice da usare (esistono anche diversi webinar sulle telecamere acustiche industriali FLUKE ii9x0 che ne approfondiscono l’uso e il funzionamento) e consente di isolare la frequenza del suono delle perdite anche in contesti di produzione estremamente rumorosi.

Dall’analisi dei segnali percepiti viene generata una mappa del suono a colori: quest’ultima viene poi sovrapposta all’immagine reale in modo tale da agevolare l’individuazione del problema. Si riduce in questo modo il tempo necessario a rilevare le perdite - praticamente impossibili da localizzare in ambienti di produzione molto rumorosi aumentando così l’affidabilità delle linee produttive in pressione. Diventa quindi possibile ridurre i costi globali così come anche i consumi energetici.

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Pro e contro del noleggio computer PC

Le aziende hanno la necessità di utilizzare strumenti altamente tecnologici, in linea con il proprio lavoro e il proprio portafogli. In particolare nel caso dei computer, per evitare di rallentare il lavoro e di renderlo più difficoltoso ai collaboratori e dipendenti, è necessario fare uso di dispositivi al passo con i tempi, che siano prestanti e super efficienti.

Una simile condizione tuttavia, potrebbe richiedere un grosso dispendio di risorse economiche, soprattutto se occorre avere computer sempre aggiornati, sia per quanto riguarda l’aspetto hardware che software. Esiste per fortuna un’alternativa all’acquisto, che possa farti risparmiare tempo e denaro.

Si tratta del noleggio operativo.

A tal proposito, hai mai pensato di noleggiare i PC computer necessari per svolgere la tua attività nel migliore dei modi?

Per chi non lo sapesse, sono molte le situazioni in cui noleggiare un computer risulta essere più conveniente rispetto all'acquisto o al leasing.

Ha molti vantaggi da offrire ai clienti, per una gestione del lavoro efficiente, veloce e multifunzione.

Tutti i vantaggi del noleggio operativo PC

Rispolveriamo innanzitutto il concetto di noleggio operativo: si tratta di una formula che consente all’azienda di utilizzare dei beni (nel nostro caso computer, notebook, laptop, stampanti.tablet, smartphone, eccetera) all’interno dei propri uffici, senza doverci rimettere alcun investimento iniziale.

L’unico obbligo del cliente è pagare un canone periodico che può essere ad esempio mensile o trimestrale.

In questo modo puoi utilizzare i dispositivi informatici di cui necessiti senza investire somme esose iniziali e godendo di una garanzia a lungo termine.

Analizziamo ora più da vicino i vantaggi nei dettagli:

1. Investimento pari a zero

Con il noleggio di un computer, non dovrai investire somme esorbitanti di denaro per acquistare beni strumentali. Potrai impiegare la liquidità a tua disposizione per investire in operazioni più redditizie come il marketing, il magazzino prodotti, il personale etc.

2. Fiscalità agevolata

Lo sapevi che noleggiando il PC puoi beneficiare di uno sgravio in ambito fiscale? Lo stato ti dà infatti la possibilità di detrarre fino al 100% la rata del bene noleggiato.

Come si dice gergalmente, puoi scaricare le spese che affronti per il nolo dal pagamento delle tasse, andando così ad ammortizzare le uscite a lungo termine.

3. Garanzia sui prodotti presi a noleggio

Un altro vantaggio degno di menzione concerne la garanzia (in alcuni casi anche per tutta la durata del noleggio) offerta dall’azienda a cui ti affidi.

Qualunque cosa accada, è l’azienda che corre ai ripari, offrendoti assistenza, riparazione e sostituzione del (o dei) computer, in base alle tue esigenze.

In questo modo andrai anche a risparmiare sul costo delle eventuali riparazioni che avresti dovuto affrontare nel caso i computer fossero stati tuoi (come ben sai quando acquisti un bene, avrai diritto alla garanzia limitata ad 1 anno, o in alcuni casi 2 come per i consumatori finali, ma mai di più ).

Un notevole risparmio considerato che i altre circostanze, le spese sarebbero di gran lunga maggiori.

4. Intervento immediato in caso di problemi

Sai bene che quando compri un computer, se si rompe e lo porti in assistenza, sei costretto ad attendere diversi giorni prima di veder tornare il computer in azienda.

Oltretutto devi anche crearti il problema di sostituire il dispositivo portato in assistenza con un pc funzionante, per non impedire ai tuoi collaboratori di continuare a lavorare.

Ebbene questo problema non sussiste quando utilizzi dispositivi in noleggio.

Le aziende di nolo infatti, nel momento in cui vengono chiamate per ipotetici guasti o rotture, intervengono nel giro di massimo un paio di giorni lavorativi.

E qualora poi, la riparazione dovesse richiedere più tempo, molte aziende provvedono loro alla sostituzione immediata del prodotto potrai continuare a lavorare senza problemi.

5. Ipotesi di riscatto a fine noleggio

Qualche scettico pensa che la formula del noleggio PC sia per certi versi convenienti, ma per altri, no perché non si diventa mai proprietario del computer usato.

In vero, alcune aziende di nolo, propongono un contratto di noleggio Pc che permette al termine della sua durata, al cliente, di poter riscattare il dispositivo, dietro un irrisorio pagamento.

Se quindi il cliente si è trovato molto bene con quel PC e non è interessato ad usare un nuovo prodotto più moderno, ma desidera tenersi quello usato fino a scadenza di contratto, può riscattare il computer di suo interesse dietro piccolo pagamento (pari ad una X percentuale dell'importo del noleggio).

Quali sono gli svantaggi del noleggio operativo?

Può essere mai che il noleggio operativo non ha degli svantaggi?

Diciamo che questa formula presenta dei contro a seconda della tua attività, e di quelle che sono le tue necessità.

Se ad esempio lavori con il computer e necessiti di dispositivi aggiornati ogni tot mesi, il noleggio non fa al caso tuo perché ti vincola ad un determinato dispositivo per un periodo di tempo troppo lungo rispetto alle tue esigenze.

In tal caso sarebbe uno svantaggio per l’utilizzo che devi fare tu dei dispositivi informatici. C

osì come svantaggio diventa dal punto di economico se di contro, non hai bisogno di frequenti cambiamenti, ma ti occorre un pc, anche non troppo moderno, per funzionalità basiche.

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